Suning ha attribuito un valore di 650 milioni di euro al 100% del capitale dell’Inter (Equity Value = valore del capitale di rischio) che sommato ai 355 milioni di euro di debiti finanziari netti al 30 giugno 2016 (dato ufficiale indicato dalla società nel documento) porta a una valutazione complessiva del club nerazzurro (Enterprise Value) di poco più di 1 miliardo di euro.
Il documento recita: “L’aumento di capitale che si propone ai soci ammonta a complessivi Euro 142 milioni (incluso sovrapprezzo), con l’emissione di un numero di azioni (3.263.021.485) che, come detto, assegnerà al sottoscrittore una quota del 21,86% del capitale sociale post-aumento. Ciò implica che l’Equity Value della società post-investimento sarà di Euro 650 milioni, mentre l’Equity Value pre-investimento è di Euro 508 milioni”.
Tale moltiplicatore è stato poi applicato ai ricavi dell’Inter dell’esercizio 2014/15 pari a circa 170 milioni. L’Enterprise Value individuato dagli amministratori nerazzurri utilizzando questo metodo è pertanto pari a 683 milioni. Sottraendo da questo valore il debito netto (355 milioni al 30 giugno 2016) il valore del capitale di rischio (Equity Value) sarebbe dunque di 328 milioni.
Si tratta di un numeri di gran lunga inferiori ai 650 milioni di Equity Value e del miliardo di Enterprise Value attribuito dal Suning all’Inter nell’aumento di capitale. Una differenza che gli amministratori dell’Inter si sono limitati a commentare con poche righe nella loro relazione: “Il consiglio di amministrazione reputa che i valori del proposto aumento di capitale trovino sostanziale conferma nell’applicazione del criterio valutativo ritenuto idoneo ad esprimere il valore del capitale economico della società”.
A Piazza Affari ad esempio la Juventus viene trattata 1,4 volte i ricavi della stagione 2014/15 per una capitalizzazione di circa 256 milioni di euro. Sommando alla capitalizzazione il debito netto (188 milioni circa) si ottiene il valore di impresa (Enterprise Value) attribuito da Piazza Affari alla Juve, che è dunque pari a 444,7 milioni. E’ comunque evidente che il valore della Juventus espresso dalla borsa non è legato ad operazioni straordinarie (un aumento di capitale riservato a un nuovo socio, un cambio di azionista di controllo, ecc.).