Inter e Suning potrebbero già nel corso di questa seduta di mercato dare vita a trattative incrociate per alcuni giocatori ma le triangolazioni potrebbero essere un problema in quanto il Fair Play Finanziario incide su molte operazioni per la società nerazzurra. Ecco cosa potrebbe accadere in caso di eventuali affari diretti con il gruppo cinese sul mercato come riportato da CalcioeFinanza.
Negli ultimi giorni infatti si è parlato spesso della possibilità che il Suning acquisti giocatori tramite il proprio club cinese (il Suning Jiangsu), girandoli poi in prestito all’Inter. Si tratterebbe di una prima volta per l’Uefa di un’eventualità tale (il passaggio di Lampard dal New York City al Manchester City non sarebbe stato un trasferimento, poiché l’inglese aveva firmato con gli statunitensi “un impegno non vincolante”), motivo per cui dalle parti di Nyon questa sarebbe una vera novità. Tanto che nel regolamento Uefa (“Uefa Club Licensing and Financial Fair Play Regulations”) non si fa riferimento a trasferimenti di giocatori, ma solo a “operazioni tra parti correlate”.
In tal senso, per quanto riguarda gli affari tra parti correlate (che possono essere di vario tipo, anche legati a familiari) il concetto chiave è quello del fair value: qualsiasi affare che prenda in considerazione una società e qualcuno legata ad essa deve essere valutata e riportata in base ad un “giusto valore”. Acquisti e cessioni quindi tra società che, ad esempio, condividono la stessa proprietà non sono vietate, devono però avvenire in base al fair value. Un valore che non è stabilito a priori, ma che viene analizzato da una società terza rispetto a Uefa e club.