Buona la prima. La nuova Inter targata Stramaccioni non stecca all’esordio. Il risultato finale è stato condizionato dai 4 calci di rigore concessi dal direttore di gara ma, nonostante questo, la squadra è sembrata più viva rispetto alle ultime apparizioni.
“Siamo contenti, avevamo bisogno di questa vittoria dopo tante giornate, ci voleva davvero“, commenta Diego Milito, autore di una splendida tripletta, “Stramaccioni ha portato entusiasmo. Quando si cambia c’è la voglia di fare bene dall’inizio, c’è voglia di dare tutto. È un ragazzo giovane, con le sue idee, noi cerchiamo di fare quello che lui vuole e piano piano ci conosceremo sempre meglio. Dobbiamo pensare partita dopo partita e vedere dove possiamo arrivare”.
Tocca quindi al Capitano raccontare le impressioni avute in questi primi giorni di lavoro con il nuovo tecnico: “Abbiamo lavorato tanto questa settimana, con un mister che ci ha portato entusiasmo e noi che ci abbiamo messo disponibilità a ripartire. L’importante è che la reazione ci sia stata, anche se cose da correggere ce ne sono: per essere la prima credo che si possa essere contenti. Abbiamo parlato tanto con il mister, è una persona in gamba”. Il pensiero corre poi alla classifica: “Purtroppo l’Europa non dipende solo da noi, ma cercheremo di fare il meglio possibile. Abbiamo l’obbligo di provarci fino alla fine”.
La gara di ieri ha segnato anche l’esordio con la maglia nerazzurra di Fredy Guarin: “Sono molto contento – spiega il colombiano ai microfoni di Inter Channel – mi mancava il campo: il calcio è la mia vita. E poi sono contento per la vittoria, che ci mancava e che meritavamo, e per questo gruppo che è davvero grande. I compagni mi hanno dimostrato fiducia e per questo sono entrato in campo tranquillo, a mio agio, anche se ancora ho bisogno di tempo per trovare la forma migliore ed arrivare al livello dei miei compagni”.
Felicità anche per Zarate, che ha sfruttato al meglio l’occasione concessagli da Stramaccioni: “Ero pronto per una partita, sapevo che prima o poi il momento sarebbe arrivato, il mister mi ha visto pronto e con tre quattro parole mi ha detto che toccava a me e ci siamo capiti subito. Mi trovo bene a giocare sia a sinistra che a destra, a sinistra hai il rientro e il calcio in porta, a destra viene più facile il taglio e anche quello è importante. Cosa spero di dare alla squadra in queste ultime giornate? Molte più giocate in attacco, tanti gol e la possibilità di aiutare i miei compagni a vincere, come oggi. Abbiamo preso quattro gol, ma ne abbiamo fatti cinque e abbiamo capito una cosa: l’Inter deve attaccare“.