La bomba delle dimissioni di Roberto Mancini ha allertato gli Stati Generali dell’Inter e come fosse una sveglia hanno provato a ricucire lo strappo, sopratutto tramite Ausilio, anche se il tecnico non solo non è convinto, ma sa anche che sono stati allertati due allenatori come possibili successori.
La preparazione estiva dell’Inter, in campo nella notte di giovedì con l’Estudiantes, prosegue con il problema di un allenatore che mal si sposa con la nuova dirigenza di Suning. Dirigenza che ieri ha raggiunto la squadra con la presenza fondamentale dei 5 consiglieri in quota orientale, tra cui Zhang Steven, figlio del boss Jindong, e gli operativi Ren Jun e Yang Yang, oltre naturalmente a Erick Thohir.
Mancini, scrive La Gazzetta dello Sport, ha parlato a lungo con Ausilio, mentre ha meno serenità nel parlare col presidente e con Michael Bolingbroke, ferito dal fatto che del passaggio societario non è mai stato avvisato, se non a cose fatte, con il lavoro del dirigente italiano nel sottolineare che l’esterno offensivo arriverà senza cedere i big, oltre ad un mercato che da gennaio può essere finalmente imponente.
Il tecnico jesino ha ascoltato ma intanto in preallarme ci sono Frank De Boer e Leonardo. Il primo, complice la presenza a New York di Kia Joorabchian consulente Suning per lo Jiangsu e agente dell’allenatore, mantiene viva la propria candidatura all’interno dell’Inter, mentre per Leo la strada sarebbe la più semplice, traghettatore in vista di Simeone e poi futuro da dirigente.