Oggi l’Inter torna a casa e si porta dietro i problemi non risolti.
Ma il tempo stringe e le decisioni, certe e definitive, vanno prese presto.
La Gazzetta dello Sport sottolinea come il problema della panchina nerazzurra sia il primo da dover risolvere.
L’incontro di giovedì tra Zhang Steven, Ren Jun, Yang Yang e Mancini aveva fatto pensare che fossero state gettate le basi per andare avanti insieme.
Si era parlato anche del prolungamento del contratto del Mancio, per dargli fiducia e scrollarsi di dosso Simeone per la prossima stagione, ma era un colloquio preliminare. Ci si sarebbe dovuti aggiornare, passando prima da Thohir.
Di fatto così non è stato, i nuovi proprietari hanno fatto ritorno a Nanchino e con Thohir, troppo preso dagli impegni e impossibilitato a confrontarsi con il Suning, il vertice è saltato.
Insomma proprio sul più bello, si è interrotto tutto.
Il Mancio ha sicuramente una personalità non semplice ed un ego da dover sempre tener vivo, ma dal canto suo è stufo di questa situazione di precarietà e soprattutto dell’impossibilità di poter avere un dialogo diretto con i vertici della società. Con Thohir i rapporti si sono raffreddati, mentre con il CEO Bolingbroke si sono proprio rotti. Evidente è la sua esclusione da tutti gli ultimi avvenimenti.
Appena l’aereo atterrerà a Malpensa, ci saranno tre giorni di libertà e relax per la squadra e quando si tornerà giovedì al lavoro, il tecnico vuol avere tutte le certezze del caso. Altrimenti sarà rottura. Altrimenti sarà il caos e con il campionato che parte il 21 agosto, non sarebbe proprio una bella situazione.