Massimo Moratti non è più il presidente dell’Inter ma resta comunque la voce del cuore nerazzurro, un’estate tormentata dalle vicende Mancini e Icardi ma anche da un buon mercato della nuova proprietà.
A La Gazzetta dello Sport Moratti si racconta in un’intervista che tocca più argomenti caldi in orbita Inter: “A oggi si può dire che se, oltre a Candreva, venisse confermato l’arrivo di Gabigol, sulla carta l’Inter sarebbe la seconda forza di un campionato che comunque i bianconeri sembrano avere già vinto. Però, tutto dipenderà dal clima che sapremo creare nello spogliatoio. Altrimenti aver comprato buoni giocatori da aggiungere a quelli già in casa non sarà servito a nulla».
Tormentone Mancini che può destabilizzare tutto? “Nemmeno io, che con i cambi di allenatori non scherzavo, ho mai pensato di fare rivoluzioni tecniche a venti giorni dall’inizio del campionato. Quindi serve grande chiarezza, vanno prese decisioni definitive e, anche se non conosco le richieste che ha fatto, nel caso si decida di andare avanti con lui a Mancini va dato il giusto sostegno. Anche perché poi non devono più esserci alibi per nessuno. Avanti tutti insieme nella stessa direzione“.
Una Serie A che per Moratti è ancora da scrivere e ipotizzare con diverse squadre in difficoltà: “Da fuori è difficile giudicare, ma di solito uno spogliatoio avverte certe sensazioni e magari inconsciamente lavora meno bene se non sente che la guida è del tutto legittimata. Sulla carta l’Inter ha un potenziale da secondo posto. Poi tutto questo va confermato sul campo, amalgamando bene i giocatori. E senza dimenticare che manca poco meno di un mese alla fine del mercato e che Napoli e Roma piazzeranno colpi importanti per rimpiazzare Higuain e Pjanic”.
L’Inter intanto ha già piazzato cinque acquisti e potrebbe arrivarne un sesto. «Sono arrivati tutti giocatori di valore, ma mi sembra che soprattutto gli attaccanti siano super. Dando per scontato che resti Icardi, Candreva alla Lazio ha fatto grandi cose. Un ottimo giocatore e un bravissimo ragazzo. Ho letto che Gabigol ha un bel caratterino, ma a volte avere una personalità forte può anche essere un vantaggio. Poi è chiaro che non avendo nemmeno vent’anni andrà preso per mano. E bisognerà fargli capire da subito la storia e le ambizioni del club in cui è arrivato“.
Gabigol che al momento non è molto conosciuto: “Ammetto di conoscere poco il giocatore, ma visto lo spessore dei club che si sono interessati a lui e il parere degli esperti mi sembra che si tratterebbe di un gran colpo. Suning sta facendo un gran mercato, le basi ci sono tutte. I cinesi sin dal primo incontro mi hanno fatto un’ottima impressione. Per vari motivi, tra cui i paletti del fairplay finanziario, si pensava che servisse loro un po’ di tempo per potere intervenire. Invece stanno facendo da subito un gran mercato. E di questo faccio i complimenti anche a Thohir“.
Gabigol come Ronaldo come colpo di una nuova proprietà? “Non lo conosco abbastanza e non ho mai amato i paragoni, soprattutto se si tratta di Ronaldo. Ogni giocatore ha le sue caratteristiche, ma di certo Ronie oltre alla sua bravura ha dimostrato uno spirito di sacrificio incredibile. Come dimostrano i rientri da due infortuni terribili. Gabigol dovrà dimostrare la stessa tenacia. Ma è davvero così bravo questo ragazzo?”. Pare che sia un tutto sinistro che con quel piede faccia quello che vuole. “Un mancino? Allora è come se me ne fossi già innamorato…”.