Ever Banega è il grande acquisto dell’Inter targata 2016-2017, effettuato a parametro zero già nella stagione scorsa grazie al lavoro di Ausilio e al supporto del vicepresidente Zanetti. Il centrocampista ex Siviglia è il “gioiellino” nerazzurro, il punto di forza su cui squadra e tifosi sperano di poter festeggiare un traguardo importante. No, non si sta parlando di un attaccante o del classico fuoriclasse alla Ronaldo. Si parla di un centrocampista in grado di segnare, e tanto (9 gol nella stagione 2015-16 con la maglia del Siviglia); di un centrocampista che non si limiti al compitino o ad un solo ruolo: un tuttofare, uno che fa della duttilità la sua arma migliore.
Come evidenziato anche da La Gazzetta dello Sport, Banega aveva già espresso segnali incoraggianti nella pesante sconfitta col Tottenham per 6-1, sulla cui panchina nerazzurra sedeva ancora Mancini; ora, con de Boer in panchina e dopo il match contro il Celtic, l’argentino viene identificato come il vero punto di forza nerazzurro: gioca a due massimo tre tocchi, letale dietro la punta, intelligente in mediana, da regista, ma anche efficace come interno di centrocampo.
L’emblema del mediocampista moderno, il cavallo di battaglia di un allenatore propenso all’utilizzo di più moduli durante l’arco della stagione. Lo “sposo” ideale del calcio che intenderà attuare de Boer: da centrale o da interno di centrocampo nel suo 4-3-3, sulla trequarti nell’eventuale 4-2-3-1.
Doveroso è sottolineare come sulla trequarti Banega risulti essere maggiormente efficace, sia da collante tra i reparti sia come finalizzatore. Di conseguenza, potrebbe risultare un peccato sacrificarlo in regia; ma ciò è da definirsi comunque oro colato: la possibilità di schierare un trequartista in mediana senza perdere troppo in qualità non è da tutti, e questo può essere solo che un vantaggio per l’Inter di de Boer. L’ultima parola spetta al campo, ma le sensazioni sono senz’altro positive.