E’ vero, quello che conta di più nel calcio sono i risultati. Contro il Palermo, probabilmente al momento la peggiore squadre di Serie A, vincere era obbligatorio. Così non è stato. L’1-1 contro i rosanero ha scatenato l’ira dei tifosi sul web, con de Boer usato come bersaglio. La delusione è più che comprensibile, ma guardiamo il bicchiere mezzo pieno: ci sono degli aspetti positivi.
Sicuramente c’è stato un passo in avanti rispetto la prestazione contro il Chievo. La fase offensiva nerazzurra a Verona non solo non produsse risultati concreti ma risultò quasi nulla. L’Inter non provò nemmeno a dettare i tempi di gioco e a produrre azioni da gol. Ieri sera invece, la squadra ha prodotto moltissimo. Quando De Boer dice che la partita poteva finire 4-1 non mente. Con il migliorare della condizione degli attaccanti e degli incursori, se l’Inter continuerà ad arrivare così spesso davanti al portiere ci si potrà divertire più che negli ultimi anni.
Obiettivamente, de Boer è stato quasi obbligato a schierare la formazione di ieri. Santon meritava un’occasione, Banega potrebbe aver trovato la sua sistemazione ideale ma ci vuole tempo, e al posto dei criticati Medel e Kondogbia non c’erano ulteriori possibilità: Melo non piace all’olandese e Brozovic non c’è con la testa. Inoltre, anche schierare Candreva dopo la prestazione contro il Chievo non era l’ideale. A partite in corso De Boer poteva fare sicuramente meglio, ma non dobbiamo commettere l’errore di criticarlo subito.
1 punto in 2 partite sono una miseria, ma l’Inter sta crescendo anche di condizione, bisogna aspettare ed essere fiduciosi. Ora ci sarà la sosta e i giocatori non avranno il tempo di lavorare insieme, poi ci sarà tutto il tempo per migliorare i meccanismi. Ricordiamocelo: l’obiettivo non è lo scudetto.