A de Boer mancano pochi giocatori prima di ricominciare con un allenamento completo, all’appello sono assenti Miranda, Murillo e Banega impegnati oltreoceano e così si guarda alla situazione interna, chi è rimasto e chi sta recuperando dagli infortuni, uno fra tutti Marco Andreolli.
Il difensore lo scorso 21 novembre contro la Real Sociedad mentre giocava con la maglia del Siviglia si è procurato la rottura del tendine d’Achille, un infortunio gravissimo che comporta uno stop dagli 8 ai 12 mesi, tempi che stanno venendo rispettati in maniera maniacale.
Proprio lo staff dell’Inter ha potuto ammirare il recupero di Andreolli dopo un primo periodo di appannamento causato proprio dalle difficoltà psicologiche nel riprendersi dallo stop, una prima parte ardua, dopo la cicatrizzazione del tendine che avviene dopo almeno 3 mesi e un ritorno a lavorare sul campo e col pallone che ora richiede lo sviluppo della forza esplosiva, quella parte che viene a mancare con lunghi stop.
Il rientro in gruppo di Andreolli è previsto fra 40 giorni, a cavallo con il secondo stop per le nazionali, una risorsa in più per de Boer che nel ruolo di centrale difensivo ha solo Ranocchia come rincalzo di Murillo-Miranda ed eventualmente può adattare Medel, mentre gli altri compagni di reparto, Nagatomo e Ansaldi, vedono in maniera diversa il ritorno in campo, il nipponico si sta valutando giorno per giorno vista la delicatezza dell’infortunio al soleo e per l’ex genoano si guarda ad un possibile recupero per la gara della Juventus dove saranno almeno 55.000 tifosi a vedere l’incontro.