GdS – Banega-Joao Mario, fosforo con vista Juventus

La gara col Pescara ha attirato la curiosità di chi voleva vedere all’opera contemporaneamente Ever Banega e Joao Mario, due colpi estivi che hanno giocato la prima gara insieme, promossi entrambi ma con riserva, la classe c’è ma va migliorata.

de boer banega

La Gazzetta dello Sport riassume la gara dell’Adriatico, raffinato trequartista l’argentino, ottimo interno di centrocampo il portoghese, 27 i passaggi tra i due, con i 12 di Banega a Joao Mario e 15 assist dai piedi del fresco campione d’Europa, un dialogo che che i dati Opta racchiudono nelle zone delicate del campo, ottima base ma si potrebbe far di più.

Innanzitutto la condizione fisica, Banega è ancora sotto ritmo, qualche pallone perso di troppo che ha causato il gol di Bahebeck e traversa di Verre, poca reattività nell’inseguire l’avversario che ai tempi del Siviglia sarebbe stato rincorso da Krychowiak o N’Zonzi, mentre Joao Mario, che venerdì si presenterà alla stampa, non è stato preso per fare il regista ma, essendo un obiettivo seguito da tre anni, ha licenza di fare il “tuttocampista”, termine già usato per Brozovic, infilandosi e accorciandosi negli spazi e consegnando poi palloni per Banega con licenza di inventare assist come nel caso del pareggio di Icardi.

I due possono convivere perfettamente, Joao Mario attira le attenzioni avversarie in caso di marcatura snervante, Banega vede spazi che dove i giocatori normali si perdono, se i due arriveranno al top ecco che per de Boer potrebbe nascere l’asse fondamentale della sua Inter, con l’esame di laurea domenica contro il centrocampo della Juventus, il top di questa Serie A, essere promossi a fine gara metterebbe a tacere qualsiasi critica delle prime tre giornate.

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