15 settembre 1965. Un anno dopo Inter e Independiente di Avellaneda si ritrovano per la rivincita, ma stavolta l’Inter mette subito in chiaro le cose e travolge 3-0 gli argentini nell’andata a Milano. In gol va subito Peirò al 3′, che appostato vicino al palo alla destra del portiere Santoro riceve una splendida palla dall’onnipresente Mariolino Corso. Segue una doppietta del “solito” Sandro Mazzola: due gol sottomisura, il primo riprendendo una respinta di Santoro su bordata di Jair, il secondo con un’elegante rovesciata in piena area piccola nel mezzo di un’azione un po’ confusa.
Ad Avellaneda la settimana dopo, il 15 settembre, gli argentini accolgono gli interisti con una sassaiola, ma poi in campo le cose vanno come devono andare e si prova a giocare una partita, anche grazie alla buona direzione del peruviano Yamazaki. L’Inter regge bene e all’86’ Mazzola in contropiede ha l’occasione per chiudere i conti ma si ostina nell’azione personale invece di servire Jair libero a centro area. Ribaltamento di fronte e Savoy impegna severamente Sarti. La prodigiosa parata del portiere nerazzurro evita la ripetizione perché dopo poco l’arbitro fischia lo 0-0 finale.
La seconda Intercontinentale è nelle mani dei nerazzurri, ma la storia si interrompe qui. Il Real Madrid in semifinale nel 1966 e il Celtic Glasgow in finale nel 1967 fermeranno la corsa dell’Inter in Coppa Campioni, prima di veder la loro corsa alla conquista della Coppa Intercontinentale, interrotta, rispettivamente, da Peñarol e Racing Avellaneda