“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano“: mai frase fu più adatta per descrivere il rapporto tra l’Inter e Moratti.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, l’ex patron nerazzurro ieri ha dichiarato che Suning gli ha chiesto di tornare Presidente. Cosa ha risposto Moratti? Che sarebbe un onore, oltre che sente la mancanza dei tifosi (LEGGI QUI LE DICHIARAZIONI). La notizia di Suning che lo vorrebbe all’interno della società non è nuova, ma questa è la prima volta che Moratti dichiara di esser propenso a un ritorno all’Inter.
Come mai questa uscita? Probabilmente perché Moratti è ormai certo dell’uscita dalla società di Erick Thohir. Il ritorno potrebbe avvenire appena il tycoon avrà ceduto il suo 31%, o magari ad ottobre, quando ci sarà l’assemblea dei soci, l’ultima con Thohir. Così Moratti non sarebbe più presidente onorario, ma presidente e basta. Nonostante il potere decisionale resterebbe comunque nelle mani dei cinesi, Zhang Jindong non ha mai nascosto la volontà di riportare Moratti all’Inter (lo definì “Figura Leggendaria“), perché conosce tutte le dinamiche storiche e attuali dell’Inter.
Da capire però come tornerà Moratti: acquistando il 31% di Thohir o senza quote? In questo secondo caso potrebbe entrare in società già a ottobre, con Zanetti che diventerebbe vicepresidente esecutivo (come Nedved alla Juventus), senza dimenticare il figlio di Zhang Jindong, Steven, che a breve si trasferirà a Milano per far sentire la vicinanza di Suning, e con il quale Moratti ha subito avuto un certo feeling.
Negli ultimi giorni sono state molte le dichiarazioni pro Moratti: da Milito (“Non riesco a non chiamarlo Presidente“) a Tronchetti Provera (“Le squadre hanno bisogno di avere una società vicina“). E, proprio sull’uscente Thohir, ieri Moratti ha dichiarato che ha fatto bene in questo tempo all’Inter, anche se ha trovato difficoltà con un giocattolo più grande del previsto.
Intanto in casa Inter si va alla ricerca nel nuovo a.d. essendo Bolingbroke in uscita ad ottobre: in società si spinge per Alessandro Antonello, Moratti vorrebbe invece Federico Ghizzoni, ex a.d. di Unicredit e profondamente interista. Quest’ ultimo dettaglio non è da poco, poiché Moratti ha sempre sostenuto che la società ha bisogno di gente che conosce il panorama italiano, ma anche che sia interista e che quindi abbia profondamente a cuore l’Inter. Era circolato anche il nome di Walter Sabatini, in uscita dalla Roma, ma lui è più un talent scout, quindi poco compatibile con il confermatissimo Ausilio: di conseguenza, ipotesi scartata.
E il Cholo? Moratti, sempre ieri, è stato chiaro: guai a sminuire il lavoro di de Boer che sta facendo bene. Bisogna evitare l’errore fatto quando c’era Mancini, dove era sempre tirato in ballo il nome di Simeone. Per ora se farà bene resta de Boer, per il Cholo -parola di Moratti- ci sarà tempo.