GdS – Inter, tanti tiri pochi gol, percentuale realizzativa inequivocabile

Per come è costruita, con un 4-2-3-1 offensivo, dovrebbe essere una macchina da gol, invece l’Inter oggi si riscopre ad aver tanti tiri, 99, ma ad aver segnato solo 9 reti, percentuale bassissima che la proiezione Opta che la lascia al penultimo posto tra le prime nove della classifica, col Genoa che ha meno gol, 8, ma anche una partita in meno.

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Scrive La Gazzetta dello Sport che l’attacco è solo Icardi, con Eder, Gabigol e Palacio a quota zero, analizzando il profilo dei quattro giocatori. Eder va a singhiozzo e fuori ruolo, indispensabile in Nazionale si ritrova a lottare nell’Inter dove non riesce a ritagliarsi un proprio ruolo, costretto a giocare sulla fascia destra perché a sinistra detta legge Perisic, inizia titolare nel Chievo, poi nel Palermo e ha una terza chance con la Juventus ma poi gli subentra l’ex Wolfsburg che realizza il gol decisivo e di fatto lo supera nelle gerarchie, fino a Roma dove de Boer gli preferisce Jovetic.

Da quando è arrivato a Milano da vice bomber, 12 gol in 19 presenze con la Sampdoria, Eder è l’ombra di se stesso, ha segnato un solo gol contro l’Udinese e pur avendo spalle larghe il morale inizia a crollare.

Gabigol ha solo vent’anni e oggi si affaccia ad una realtà totalmente diversa. Poche vacanze e un gap da colmare con gli altri compagni, tanto da portarsi un fisioterapista personale pur di lavorare al passo con gli altri ma sa che il gioco rispetto al Santos è diverso e l’estate senza vacanze, infarcita da Olimpiade e impegni col club, è difficile da digerire.

Lo stesso de Boer ha spiegato che a Gabriel Barbosa mancano i tempi e i ritmi per la Serie A, pur avendolo fatto esordire col Bologna sperando nell’asso della manica ma con lui servirà pazienza, sapendo che la vetrina dell’Europa League per lui non esiste ma che sarebbe stata una risorsa in più.

Rodrigo Palacio va per i 35 anni, resta un attaccante di sacrificio che pochi possono avere ma la lucidità sotto porta inizia a mancare come dimostra la capacità realizzativa che è passata dalle 17 reti del secondo anno con l’Inter alle due sole marcature dell’ultima stagione. Uomo di Coppa sta vivendo le pagine europee più nefaste dell’Inter, specialista nel subentrare in campionato Palacio non sta incidendo ma nonostante tutto mai nessuna polemica per i 37 minuti giocati sin qui ed è anche l’unico attaccante che può giocare in tutte e quattro le posizioni offensive. In quella che probabilmente sarà l’ultima stagione europea ci si attende il botto.

Su Mauro Icardi c’è poco da scrivere, dei nove gol nerazzurri solo quello di Perisic col Bologna non l’ha visto protagonista, ma la sfida dell’Olimpico ha dimostrato anche una solitudine di gioco se non arrivano palloni, migliorando nei movimenti diventerebbe il top degli attaccanti mentre non si capisce l’ostracismo del c.t. dell’Argentina Bauza che continua a preferirgli giocatori di livello più basso come per esempio Vietto.

Il contratto con prolungamento e adeguamento sarà presto pronto per dare a Icardi maggior serenità, poi Cagliari e Southampton a San Siro dovranno essere nuove vittime nella stagione del capitano perché de Boer di Maurito proprio non può farne a meno.

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