Primavera, le pagelle di Inter-Pisa: Pinamonti one man show e panchina da urlo

Ecco le nostre pagelle di Inter-Pisa, partita del campionato Primavera terminata 7-1 per i nerazzurri. Nulla da fare per i ragazzi di Grandoni, spariti dal campo dopo i primi due gol di Pinamonti.

Di Gregorio 6,5 : Impegnato sopratutto nella prima mezz’ora di gioco, risponde bene sulle poche occasioni degli avversari. Sul rigore intuisce in lato ma non riesce a parare il tiro.

Gravillon 6,5: Come i compagni di reparto dopo la prima mezz’ora la gara si fa tranquilla e senza troppi batticuore. Gara senza infami e senza lode.

Andreolli 6: La condizione migliore è ancora lontana, gioca 45 minuti discreti ma di sicuro non eccellenti. E’ lui a provocare il rigore intervenendo su Lupolo. Cagnano 6: subentrato ad Andreolli gioca una partita sufficiente, nel secondo tempo il Pisa si affaccia poche volte nell’area nerazzurra,

Lombardoni 6,5: Partita scolastica per il giocatore, non compie azioni spettacolari ma riesce a fare una buona figura.

Bakayoko 8: E’ lui il vero polmone dell’Inter. Svolge un lavoro silenzioso, lontano dai riflettori, ma tante delle azioni vincenti partono dai suoi piedi.

Zonta 6,5: Partita scolastica anche per il capitano nerazzurro, niente di eccezionale ma errori eclatanti non vengono commessi. Bollini 7,5: Entra e segna con un gran bel radente che va a trovare l’angolino basso

Carraro 7: Buon match per lui, il suo gol apre la partita, gran tiro mancino che spiazza il portiere avversario.

Danso 6,5: Stessa cosa di Zonta, niente di eccelso ma fortunatamente niente di pessimo.

Rivas 7,5: Velocissimo nella sua zona di campo fa tremare gli avversari. E’ suo il gol al 91′ del definitivo 8-1.

Pinamonti 9: E’ lui il vero bomber di Vecchi. Nella prima mezz’ora una prestazione opaca ma che poi si illumina con la tripletta vincente. Media tiri-gol incredibile per il classe ’99.

Belkheir 7: Buona partita per l’algerino che segna anche dopo una splendida azione di Rivas.  Emmers 7,5: Come Bollini, entra e segna, straordinario nel bersi la difesa pisana, vincere l’ultimo contrasto e poi aprire il piattone per battere imparabilmente Bruno.

 

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