Nella partita decisiva per l’Inter e per de Boer, sono i nerazzurri a partire meglio: il tecnico olandese disegna un 4-3-3 con un altissimo pressing, che porta spesso gli ospiti a buttare via, o perdere, il pallone. Ma l’inizio è incoraggiante anche dal punto di vista delle occasioni: dopo 3 minuti, è Joao Mario il primo a concludere verso la porta con un destro che sfiora la porta difesa da Hart. Dopo una partenza in quinta, il Toro si riassesta e l’Inter si abbassa, ma senza rinunciare a costruire gioco: all’undicesimo è Candreva a concludere al volo di destro in stile Van Basten contro la Polonia, ma il suo pallone finisce sull’esterno della rete. I nerazzurri arrivano facilmente al tiro, soprattutto per vie centrali, e sfiorano due volte il gol con Eder nel giro di 10 minuti, ma in entrambi i casi l’italo-brasiliano è impreciso e spara alto. Il Torino si riassesta e prova a ripartire, ma senza pungere la difesa, con un Murillo attento e Miranda a gestire con la sua esperienza. Al minuto 35 l’Inter capitalizza la mole di gioco costruita: passaggio surreale di Banega per Brozovic, che dalla trequarti vede il taglio in area di Icardi. Il pallone sembra leggermente lungo, ma Hart respinge malamente sui piedi del numero 9, che di rimpallo realizza l’1-0 ed interrompe un digiuno di 6 partite, portando l’Inter in vantaggio. L’unica conclusione dei granata verso la porta è un tiro centrale di Acquah bloccato da Handanovic e la punizione al 45′ di Ljajic, ma Miranda, posizionato in barriera, respinge di testa. Dopo 2 minuti di recupero, l’Inter va negli spogliatoi sul risultato di 1-0.
Nella ripresa, subito cambio per il Torino: Maxi Lopez sostituisce Iago Falque. Da qui, inizia una serie di occasioni per la squadra nerazzurra da lasciare allibiti, guardando il punteggio: al minuto 49, Brozovic sfiora l’angolino con un destro a giro fuori di poco; dopo 5 minuti, triangolo tra Eder e Banega, ma il destro del brasiliano finisce fuori. Al 59′ il Torino effettua il secondo cambio: Benassi fuori per Acquah. Al minuto 63, colossale occasione per Brozovic: solo davanti ad Hart fa partire un tiro centrale ribattuto dall’ex portiere del City: sulla ribattuta, colpo di testa del croato alto sulla traversa. Come il calcio insegna però, il gol sbagliato porta al gol subito: sulla ripartenza, Ansaldi e Murillo combinano un pasticcio, mandando in porta Belotti che realizza l’1-1. Pochi minuti dopo, i nerazzurri avrebbero subito l’opportunità per riportarsi avanti, ma ancora Brozovic riesce a sbagliare un gol con un colpo di testa ribattuto sulla linea da Moretti. Al minuto 74 tocca a Candreva , sempre di testa, a sbagliare un gol in area piccola. Primo cambio dell’Inter: dopo l’assist per l’ex Lazio, Eder lascia il posto a Palacio. All’80’, ancora una clamorosa occasione per l’Inter: Candreva mette al centro un pallone che Icardi, dopo un controllo difettoso, non riesce a spingere in rete, anche grazie ad un intervento miracoloso di Rossettini. Quando, però, la sfortuna sembra ancora avere la meglio sull’Inter, è il suo capitano a salire in cattedra: Icardi riceve in area da Palacio, protegge la sfera con il corpo e, dopo un destro terrificante, spedisce all’incrocio dei pali il pallone del 2-1 che fa impazzire San Siro. Se contro l’Atalanta i minuti finali avevano regalato un dispiacere ai nerazzurri, la rete all’ultimo respiro del numero 9 porta una boccata d’ossigeno vitale in casa nerazzurra, allontanando lo spettro di un nuovo passo falso che avrebbe significato l’addio. Ora, invece, la speranza è che la stagione nerazzurra possa ripartire da qui. E, con essa, Frank de Boer.