Intervistato dal Corriere dello Sport, l’attuale tecnico del Watford Walter Mazzarri ha parlato del suo periodo di ambientamento in Premier, rispondendo anche a qualche domanda sulla sua precedente esperienza all’Inter, terminata esattamente 2 anni fa, e sull’attuale situazione che stanno vivendo i nerazzurri.
Perché ha scelto proprio Watford?
“Per almeno cinque ragioni. La prima: con Pozzo avevo avuto tre o quattro contatti negli anni passati ma per un motivo o l’altro non eravamo mai riusciti a lavorare insieme, è un presidente italia no che ha le mie stesse idee sul calcio. Cercavo un programma condiviso fra tecnico e società e qui l’ho trovato. Posso dirle che proprio dalla Premier League avevo avuto un paio di richieste da club più prestigiosi, ma io volevo il programma, non solo la panchina, volevo lavorare come piace a me. La seconda: in Italia non avevo più nulla da dimostrare a me stesso. La terza: come conseguenza avevo bisogno di trovare nuovi stimoli. La quarta: quando in Champions League ho incontrato il Chelsea e il Manchester City, sono rimasto affascinato, anzi, folgorato, dall’ambiente degli stadi inglesi, dal clima che si vive prima e durante la gara. A ogni partita del Watford mi sembra di giocare in Champions per la scarica di adrenalina. La quinta: oggi la Premier League è il campionato più importante al mondo, quello con maggiore visibilità, e se fai bene qui puoi andare ovunque”
Torniamo alla prima ragione: lei voleva un programma condiviso, come non era avvenuto nell’ultimo anno di Napoli e nel secondo di Inter.
“Non voglio fare polemica, non mi interessa. Ma quello che posso dire, riguardo all’Inter, è che tutto è cambiato con la cessione della società. Io sono stato ingaggiato da Moratti dopo il 9° posto della stagione precedente e con lui eravamo secondi in classifica, prima del passaggio del club avvenuto durante la stagione. Alla fine siamo arrivati comunque al 5° posto. E’ palese che dopo la cessione della società la situazione si è complicata.”
Restiamo all’Inter con questa domanda: gli allenatori italiani vanno all’estero e vincono, ne arriva uno olandese in Italia e viene licenziato…
“Non sta a me dire perché De Boer è stato esonerato. Noi italiani abbiamo un’ottima scuola a Coverciano, sul piano tattico il nostro livello è eccellente.”
Che pensa della scelta di Pioli?
“Gli auguro tutto il bene possibile.“