Europa Inter, le ultime speranze di qualificazione passano tra i piedi di Ever Banega, rispolverato questa sera da Stefano Pioli nell’insidiosa trasferta di Israele.
Europa Inter, o dentro o fuori
Banega, scrive La Gazzetta dello Sport, in virtù del centrocampo menomato dal fair play finanziario, oggi farà il suo esordio con Pioli dopo la panchina del derby. Un lusso, El Tanguito, che l’Inter in questo momento non può permettersi, visto che il nuovo tecnico vuole un centrocampo dinamico ed infatti nella stracittadina ha preferito Brozovic all’argentino.
De Boer a fatica rinunciava a Banega, sempre titolare (tranne ad Empoli per squalifica e a Bergamo) ma sacrificava spesso e volentieri Kondogbia.
Con l’Hapoel Be’er Sheva si va verso un 4-2-3-1 con Eder e Candreva vertici alti e l’ex Siviglia, mago di Europa League, dietro Icardi, nella missione di non farlo sentire troppo solo in avanti.
La percentuale di qualificazione resta bassissima, in Israele, in uno stadio tutto esaurito da 15.500 posti la gara è programmata come quella della vita, ma la mancata vittoria per i nerazzurri sancirebbe la matematica eliminazione.
Il centrocampo, che a Siviglia ruotava a memoria, fatica a dare a Banega la lucidità necessaria per la sua tecnica e intelligenza e in più, mancando anche di Medel, rispolvera Felipe Melo accanto a Brozovic.
Stasera, nel deserto di Negev, anche vincere potrebbe non bastare.
Si spera infatti in una vittoria del Southampton a Praga per giocarsi poi tutto all’ultima giornata in casa contro lo Sparta, rischiando di essere eliminati per differenza reti, ma queste sono ipotesi future che passano solo battendo l’Hapoel.
All’andata ci fu una delle Inter più brutte della stagione, colpita da Buzaglo e Lucho Maranhao, stessa squadra che poi pochi giorni più tardi riuscì a battere la Juventus, alti e bassi degni di una squadra difficile da capire.