Bernardeschi Inter, un binomio difficile ma non impossibike. Domani sera da avversari, ma in futuro chissà. Queste le parole del giocatore a poche ore dal match tra la sua Fiorentina e i nerazzurri.
Bernardeschi Inter, il ragazzo dice la sua suoi nerazzurri
Bernardeschi Inter, domani a San Siro come avversari, ma in futuro le cose potrebbero cambiare. Al Meazza nel posticipo del lunedì andrà in scena la sfida tra l’Inter di Pioli e la Fiorentina di Sousa. Un protagonista della partita sicuramente sarà Federico Bernardeschi, classe 1994 che già in estate aveva suscitato l’interessa della squadra nerazzurra, attenta nel seguire i talenti italiani più giovani.
Il ragazzo ha parlato alla Gazzetta dello Sport sul match con i nerazzurri e sulla corte di Ausilio nei suoi confronti. “Così come quando ero nei pulcini, così oggi. Non bisogna avere paura degli avversari. possiamo battere l’Inter. per me giocare a San Sito significa solo essere felici del proprio lavoro”. Sul possibile passaggio all’Inter: “Io in nerazzurro? Si, anche alla Juventus e al Barcellona. Si dicono tante cose, ma di realmente concrete poi ne accadono poche“. Non un no secco. Bernardeschi Inter resta un sogno non impossibile per i nerazzurri.
La numero 10, un onore
Bernardeschi ha ereditato la 10 che fu anche di Baggio e Antognoni. “Il secondo l’ho visto solo su internet, ma sono due grandi. All’inizio pensavo fosse presuntuoso chiederla. Aquilani lasciò la maglia e Borja Valero e Pasqual mi dissero che potevo chiederla. Oggi dico che non è affatto un peso, anzi. Conservo la prima indossata, quella della doppietta al Barcellona”.
Infine, Buffon e l’infortunio al malleolo
“Gigi è incredibile. Lo studio ma sorprende sempre di più. E’ scontato, ma lo ammiro tantissimo. Lo senti parlare e pensi che non potresti mai distrarti. Quando mi feci male fu orribile. Da solo, un salto e crack. Guardare gli altri giocare mentre recuperi dall’infortunio è terribile”.
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