Niklas Süle, difensore 21enne dell’Hoffenheim, è il nuovo che avanza in Germania. Centrale potente che rappresenta il domani della nazionale guidata da Hummels, con la sua squadra che resta l’unico club imbattuto in Bundesliga.
Süle: “Il mio futuro in Italia?No, sarebbe un passo indietro”
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Süle ripercorre la sua giovane carriera, da un crociato rotto a 19 anni che l’ha fortificato, iniziando da un esordio con salvezza all’ultimo secondo con l’Hoffenheim e un gol annullato in fuorigioco a Lewandowski.
Süle non si pone limiti ai suoi obiettivi: “Dobbiamo continuare così: di questo passo possiamo arrivare in Europa, forse in Champions. Io, benché giovane, mi sento esperto. Credo che riuscirei a impormi pure a livelli più alti”.
Livelli più alti che per Süle non rappresentano la Serie A, seppur alla porta del suo procuratore hanno bussato niente meno che Inter e Milan: “So che il mio agente è stato contattato. Per me però un trasferimento in Italia non avrebbe senso. Milan e Inter hanno perso quella magia che li contraddistingueva. Inoltre faticano ad arrivare in Europa. In passato hanno avuto grandi giocatori, il nome dei club ha un peso, la città è bella, i tifosi calorosi… Però i club sono in calo. Per uno della Bundesliga è un passo indietro, anche perché da anni faticano a qualificarsi per l’Europa. Preferirei la Premier“.
Süle che spiega anche il poco appeal della Serie A: “Cannavaro nel Mondiale 2006 fu fondamentale e mi entusiasmava Nesta. Ora non sono più i migliori. Bonucci e Chiellini sono bravi, ma Ramos o Boateng sono di un altro livello. La A è solo il 4° torneo in Europa”