Il presidente della Figc Tavecchio intervistato da Radio 24 illustra il suo punto di vista sulla situazione del calcio italiano e nello specifico di Inter e Milan.
INTER IN VANTAGGIO NEL PROCESSO DI RECUPERO, MA BISOGNA LAVORARE
Secondo Carlo Tavecchio il calcio italiano non è così in declino come si pensa: “Il nostro calcio non è da buttare, non siamo finiti. Il problema è la mancanza ai vertici delle due milanesi negli ultimi anni, fattore che ha tolto appeal al nostro campionato. Perdere le milanesi vuole dire in sostanza perdere la Lombardia intera a livello calcistico. Tuttavia credo ci siano segnali incoraggianti per una ripresa di Inter e Milan. In tal senso vedo i nerazzurri avvantaggiati per farcela in tempi brevi. Questo è infatti un anno di transizione, anche se ci sono stati comunque investimenti importanti. Dalla prossima stagione sono sicuro avranno un organigramma societario molto più solido e mirato, che credo li porterà in alto in breve tempo grazie ai loro investimenti. Credo che anche il Milan stia seguendo la giusta via per recuperare il terreno perduto.”
Il presidente ha poi proseguito: “Milano è una parte fondamentale del nostro calcio, non può essere assente dal palcoscenico primario dove, senza nulla togliere a Roma e Napoli, Torino dimostra di avere una marcia in più sotto l’aspetto organizzativo e storico. Sono convinto però che presto la Juventus avrà di nuovo rivali anche in Italia.”
IL NOSTRO CALCIO HA DUNQUE SPERANZA ANCHE IN EUROPA?
Il nostro calcio sta per recuperare i famosi e tanto agognati “4 posti Champions”. Alla domanda se crede che sia l’ultima spiaggia per rilanciare il nostro calcio, Tavecchio risponde così: “Non parlerei di ultima spiaggia, mi sembra troppo estremo. Non arriviamo in Champions con 4 squadre per caso. Ci siamo arrivati grazie anche ad un attento lavoro di diplomazia con l’UEFA. Ai tempi di Abete ci eravamo già mossi bene, ma allora l’organizzazione era fissata con il resto d’Europa, Germania, Inghilterra, Spagna e Olanda si prendevano tutte le luci della ribalta, eravamo poco considerati. Ora con Ceferin e Infantino al comando, la musica è cambiata.”
Il nostro calcio quindi può farcela? “Certo che si. Certo è anche però che i 4 posti adesso andranno mantenuti con prestazioni di livello in campo europeo. Riguadagnarli per poi perderli in poco tempo perché ci condannano i risultati ed il rating, servirebbe a poco e renderebbe vano tutto il nostro lavoro. Speriamo si possa tornare ai tempi d’oro anche nelle competizioni europee.” ha poi concluso il presidente della Figc.