Massimiliano Allegri ha risposto alle domande nella consueta conferenza stampa del pre-partita. Oltre a parlare dell’Inter attuale, è scattato automatico il paragone tra l’evoluzione della sua Juventus e quella dell’Inter di Mourinho nel 2010. Vediamo i vari interventi dell’ex Milan:
AVVERSARIA DA SCUDETTO – “Domani avremo una partita veramente bella da giocare, importante, sia per noi che per loro. Si affronteranno due squadre che hanno gli organici tali da puntare a vincere il campionato. Noi siamo in testa, loro sono in ritardo, fortunatamente per noi sono partiti male. Nelle ultime 10 partite, però, su 30 punti a disposizione l’Inter ne ha fatti 25, questo dimostra tutto il potenziale della squadra. Quella di domani sarà una partita all’altezza del potenziale delle due squadre. Stanno lavorando molto bene, hanno grandi qualità offensive e ho sempre detto che hanno anche il potenziale per potersi giocare lo scudetto. L’Inter può arrivare al massimo a 90 punti vincendo da qui alla fine tutte le partite. Dovrebbe vincere, quindi, 23 partite di seguito, battendo il nostro record dell’anno scorso, però nel calcio può succedere di tutto e per questo motivo dobbiamo stare molto attenti. La società nerazzurra è forte, presente e questo è importante per giocatori ed allenatore. L’anno prossimo sicuramente potrà lottare per lo scudetto, così come Milan, Roma e Napoli”.
BARZAGLI – “Oggi sicuramente non si allenerà, perché stamattina aveva ancora un po’ di febbre. Stasera valuterò se portarlo in ritiro o meno”.
PARTITA COME LE ALTRE – “Lo stimolo non deve darcelo l’Inter, abbiamo due sfide in cui ci sono punti in palio importanti per il campionato. All’andata fu una partita strana, noi abbiamo commesso due disattenzioni sui due gol. Non sarà una rivincita, sarà una partita di calcio con 3 punti in palio che valgono come quelli di Crotone. Entriamo in una fase calda della stagione e dobbiamo farci trovare pronti per i vari obiettivi che al momento sono tre”.
DUELLO TRA BOMBER – “Rispettiamo l’Inter perché squadra dal grande potenziale offensivo. Higuain e Icardi non sono solo i centravanti più forti d’Italia ma anche due dei più forti del mondo. Dobbiamo, quindi, si giocherà una partita dal grande valore tecnico”.
JUVE DI OGGI COME L’INTER DI MOURINHO – “L’Europa, la finale, il paragone non mi interessano, bisogna fare un passo alla volta, senza creare eccessivo entusiasmo, così come non bisognava demoralizzarsi dopo la sconfitta con la Fiorentina”.