Inter-Roma, sarà sfida a distanza tra Gagliardini e Nainggolan a centrocampo

Inter Roma, secondo la Gazzetta dello Sport, vedrà scontrarsi due dei migliori centrocampisti del nostro campionato. Roberto Gagliardini sfida Radja Nainggolan. Fondamentale il loro apporto al centrocampo nerazzurro e giallorosso.

INTER ROMA, SCONTRO GAGLIARDINI-NAINGGOLAN

Prima dell’arrivo dell’ormai ex Atalanta, Pioli aveva già vinto quattro partite di fila. Ma è chiaro che è stato l’innesto dell’azzurro a dare equilibrio a centrocampo. Mossa chiave, quindi, l’acquisto del classe ’94. Con lui, ha cominciato a girare tutto il centrocampo, perfino Kondogbia, allora ritenuto un peso. Il suo equilibrio, invece, la Roma lo ha già trovato da tempo grazie al più importante elemento di Spalletti insieme a Dzeko: Nainggolan. Centrocampista, attaccante (7 gol finora) e difensore. Come giocare in dodici. Dalla sfida Gagliardini-Nainggolan dipende molto di Inter Roma stasera.

Non è un confronto diretto, perché sullo scacchiere Gagliardini sfiderà Strootman. Ma il belga, che copre tutto il campo, con preferenza sul centrosinistra, potrebbe aggiungersi all’olandese per limitare il raggio d’azione dell’azzurro. Gagliardini è la chiave di Pioli. Con la sua profondità spacca molte difese piazzate, ma dà anche ordine e ritmo alla mediana grazie al suo senso della posizione e la sua facilità di corsa (12 km in media a partita, nessuno come lui in Inter Roma). Il rientro di Nainggolan potrebbe dare superiorià alla Roma a centrocampo, dove i nerazzurri non potranno fare a meno di Brozovic. Lasciando però Icardi un po’ più solo.

PERISIC ARRETRATO E JOAO MARIO AVANZATO? 

Per questo, ci sarebbe un’altra ipotesi: arretrare Perisic sulla fascia, chiedendo maggiore sacrificio al croato. Ciò permetterebbe l’inserimento di Joao Mario come trequartista affianco a Brozovic. La mediana sarebbe più folta, con Bruno Peres costretto a giocare più basso, lontano da Salah. Le combinazioni tra l’egiziano, Dzeko e Nainggolan sono fondamentali nel gioco giallorosso.

L’altra chiave è la difesa a tre. Pioli l’ha usata di recente, arretrando Medel. Ciò consente più soluzioni in fase di impostazione, con il cileno alla Bonucci. Spalletti, invece, ha da poco trovato in Fazio il perno centrale. Decisivo nelle chiusure, ma meno in fase di impostazione.

INTER SPESSO AL CROSS, ROMA PIU’ SPIETATA

Molti dati di Roma e Inter sono simili. Stesso uso delle fasce (62% contro il 61% dei giallorossi), baricentro medio, stessa larghezza, stesso inizio gioco palla al piede. La differenza sta nei lanci lunghi: i nerazzurri, in media, utilizzano 7 volte in più dei giallorossi questa soluzione, così come 5 in più sono le sponde e 6 i cross. La Roma, invece, verticalizza di più, grazie alle folate di Salah e il gioco da 10 arretrato di Dzeko. L’Inter fa qualche tocco in più, con meno rapidità nel trovare l’attacco e il numero impressionante di cross di Candreva (198) e Perisic (127). Decisamente distaccati, in questa personale classifica, Salah e Nainggolan, a quota 49. Se si escludono i 93 di Perotti, che però partirà dalla panchina.

Dopo il Napoli, inoltre, la coppia Inter Roma è quella che tira di più in porta, sia in area che fuori. La differenza tra il numero dei gol, però, è notevole: 40 l’Inter, 54 la Roma. A poco servono i 15 gol in 29 partite di Icardi. Dzeko è a quota 19 reti su 66 conclusioni in porta. Ma l’argentino, nonostante tutto, è ancora più coinvolto nel gioco dell’Inter dall’arrivo del tecnico ex Lazio. Sicuramente più di quanto lo fosse con Mancini in passato.

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