Joao Mario è stato l’investimento più importante della nuova dirigenza cinese dell’Inter. Tuttavia il portoghese non sta incidendo come ci si aspettava.
VALUTAZIONE FIGLIA DEL SOLITO MERCATO PAZZO?
I dubbi che iniziano ad aleggiare intorno a Joao sono sempre più insistenti. Sembra di assistere ad un “Kondogbia 2″. Più che un film d’azione però, sembra un thriller. I 45 milioni spesi per il portoghese fino ad ora non sono stati ripagati, anzi si rischia di andare incontro ad una grande svalutazione del giocatore, a meno di improvvise inversioni di tendenza. Per quanto sia evidente che il ragazzo abbia grandi qualità per la sua età, bisogna interrogasi su alcuni punti. La sua valutazione “monstre” rappresentava il suo effettivo valore o è stata figlia solo di questo mercato ormai pazzo, in cui anche i giocatori mediocri valgono almeno una ventina di milioni abbondanti? Il fatto di provenire dal bacino portoghese, famoso per i prezzi esorbitanti richiesti per i propri giocatori (vedi Quaresma o Jackson Martinez) ha influito o in qualsiasi altro campionato sarebbe stato pagato così tanto?
Domande che probabilmente non troveranno mia risposta, certo è che a Joao Mario vada trovata una giusta dimensione e collocazione tattica, per evitare di trasformare un potenziale campione in un investimento fallito.
QUANTA PAZIENZA HA ANCORA L’INTER?
Il dubbio vero è quanta pazienza ci sia ancora in casa Inter. In un ambiente diverso, con una tifoseria più paziente, al ragazzo potrebbe essere concesso tutto il tempo necessario per maturare ed abituarsi al calcio italiano. Tuttavia i colori nerazzurri non assaporano la vittoria da diversi anni, e l’astinenza da titoli inizia a diventare pesante, soprattutto per i tifosi. Continuare a vedere gli odiati rivali bianconeri in cima, sta logorando l’interista medio che, inevitabilmente, inizia a lamentarsi. Gli investimenti ci sono stati, i soldi spesi sono tanti.
Tuttavia la paura di molti è che siano stati sprecati in giocatori non all’altezza. Joao Mario, per ora, ha ancora il beneficio del dubbio. Il ragazzo è solamente alla sua prima stagione, anche fenomeni assoluti come Zidane hanno faticato a digerire il cambio di campionato al primo anno. La pazienza inizia però ad esaurirsi, ed il rischio è quello di trovarsi in casa un giocatore timoroso, che evita la giocata importante per paura di sbagliare e si limita al compitino. Questo però è quello che, con un giocatore come lui, bisogna assolutamente evitare. La pazienza è la virtù dei forti, perciò sarebbe ora di confermare il detto anche all’Inter.
TEMPO A JOAO PER DIMOSTRARE CHI È VERAMENTE
Il consiglio è quindi di aspettare a dare giudizi affrettati, di aspettare quanto meno l’anno prossimo a bollare Joao. Sicuramente non sarà un bidone, resta da vedere se sarà solamente un buon giocatore o qualcosa di più. L’Inter ha bisogno come il pane di un centrocampista che abbia qualità e geometrie. Certo, per ora in alcuni casi pare spaesato e addirittura rallenta lo sviluppo del gioco, ma è un ragazzo di soli 24 anni, ha ancora moltissimi margini per migliorare. Il talento c’è ed è cristallino, non è scomparso. Va solamente riplasmato in base ad una nuova realtà complicata come quella italiana. Il giocatore davanti a sé ha ancora moltissimo tempo per crescere, maturare e diventare un campione. La speranza è che possa farlo con la maglia nerazzurra, che gli venga concesso il clima ed il tempo necessario per consacrarsi definitivamente.