Moratti: “Buon compleanno all’Inter. A Barcellona fu una sofferenza finita in gioia”

Nel giorno del 109° compleanno dell’Inter, Massimo Moratti ha parlato a Top Calcio 24 partendo ovviamente dagli auguri alla sua Inter:

“Buon compleanno all’Inter, l’importante è che sia in salute come mi sembra che sia in questo momento. Barcellona-Psg? La realtà supera la fantasia, ho visto il primo tempo, poi ha segnato il Psg e ho lasciato per cenare. Ho ripreso a vedere che stavano 5-1 e ho visto questo gol. E’ fantastico, sotto un certo profilo drammatico per il Psg, di certo fuori dal normale. E’ la parte bellissima del calcio, una cosa che consente di innamorarsi sempre di più”.

MORATTI SU BARCELLONA-INTER 2010

“E’ stato un merito dell’Inter, eravamo in 10. C’ha fatto pensare quanto fossimo forti. E’ stata una sofferenza fuori da ogni logica ma finita in gioia non in dramma”.

UEFA 1998

“Un momento bellissimo, avevamo una squadra formidabile. Con un attacco fuori dal normale, mai avuto così forte. Era una gioia per i giocatori, che venivano da una delusione a Torino che vabbè (ride ndr), vabbè era andata male a Torino”.

RONALDO ALL’INTER…E MESSI?

“Ronaldo non fu difficile perché nessuno se l’aspettava, non ho avuto alcuna gara per prenderlo. E quindi è stato più facile del previsto. Messi non credo sia facilissimo, anche ieri ha dimostrato di essere un giocatore fuori dal normale ma non credo sia facilissimo portarlo via da Barcellona”.

LA FINALE COL BAYERN

“E’ stata meravigliosa, è stato il ricordo più bello. Non ho un cattivo ricordo delle altre stagioni, è un privilegio essere un presidente di una squadra di calcio, è bello vivere tanti momenti, anche difficili. Ma quello è un ricordo meraviglioso, un premio per i tifosi. Ero finalmente soddisfatto di un periodo abbastanza lungo”

MOU, HERRERA, MANCINI

 “Josè grandissimo professionista, con un tocco di genio. Il secondo un Mago, anche qualcosa in più. Ha anticipato di 30 anni il calcio. Mancini merita di essere l’allenatore più vincente della storia dell’Inter, è stato bravissimo. Si è messo a disposizione della società, abbiamo vissuto momenti bellissimi. Viene meno ricordato perché dopo c’è stato il Triplete ma la squadra l’aveva impostata lui. L’addio? Forse si è reso conto che gli era stato sottoposto un contratto di cui nessuno era convintissimo, lui per primo. Veniva da una situazione talmente stonata, ha fatto una scelta coraggiosa ma intelligente”.

IL 5 MAGGIO

 “I nostri erano convinti di avere la partita in tasca fin dall’inizio e invece così non era. Ogni partita ha una sua realtà, gli avversari erano seri e quindi è andata male. Si pensa sempre che abbiamo perso il 5 maggio ma le partite precedenti c’hanno messo a rischio in quella giornata”.

SUNING

“Do un giudizio molto buono, hanno gli obiettivi, hanno mezzi e volontà. Sono le cose principali. E anche il comportamento e il modo di fare mi dà molta fiducia”.

PIOLI

“Bravissimo, deve superare il problema delle partite decisive ma avrà tanto tempo a disposizione. È una brava persona e seria”.

CONTE E SIMEONE

“Pioli sta facendo bene, perché rovinare la festa, ci sarà tempo per decidere a fine stagione ma Pioli sta facendo bene. Con l’Atalanta è una partita determinante”.

CHAMPIONS DIFFICILE?

“Se vogliamo essere realisti non ci sono tante possibilità perché Napoli e Roma hanno dimostrato di essere molto forti però dopo la vittoria del Barcellona non escludo più niente”.

MOMENTO PIU’ BELLO

“Facile dire il triplete, dico gli anni della prima Coppa dei Campioni, gli anni di fatica sono quelli che hanno legato la tifoseria, dimostrando la forza dell’Inter ed il suo carattere”.

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