Biasin: “Pioli ha una media punti maggiori di quella Simeone ma…”

Fabrizio Biasin, come di consueto, esprime la propria opinione sulla giornata di campionato appena terminata su Tuttomercatoweb.com.

BIASIN SU PIOLI E CO.

“Prima delle partite si fa il riscaldamento. Succede sempre. È successo anche prima di Inter-Atalanta, pensa te. Gli allenatori, in genere, si fanno i cazzi loro. Pioli no, si mette in mezzo ai giocatori a rompere le balle. Li avvicina uno a uno e gli dice “sei forte, coraggio, crediamoci!”: Cazzate del genere. Sapete perché lo fa? Perché probabilmente non serve a niente, ma magari invece sì. E siccome non costa niente, perché non farlo? Lo fa risultare ancora di più un “provinciale” (come dicono molti)? Può darsi, ma a lui non frega niente. Non gli interessa se molti gli dicono che “va bene fino a un certo punto, ma l’anno prossimo toccherà a quelli bravi”. A lui interessa solo la partita e appena finisce “la partita” gli interessa quella successiva. Sapete perché lo fa? Sapete perché appende i cartelli alla Pinetina con su scritto “vinciamo più partite possibili”? Perché quando devi realizzare un miracolo è bene non sottovalutare niente, neppure le troiate”.

“Stefano Pioli sta facendo qualcosa di grandioso, il Meazza se n’è accorto ma c’è ancora chi non se ne rende conto e dice “non ha vinto gli scontri diretti”. Secondo voi tra “perdere con la Roma” e vedere l’ex zombie Kondogbia che al 90′ di Inter-Atalanta 7-1 “mangia avversari” cosa conta di più? E conta di più vedere 60mila tifosi finalmente felici e uniti attorno alla loro squadra o frasi come “la difesa a tre è sbagliata. Se la rimette merita di essere cacciato”?  Cacciato? Ora il sottoscritto dà i numeri, in tutti i sensi. Sapete che media punti ha il “provinciale Stefano” Pioli in campionato? 2.31. Sapete – per dire – qual è la media di Simeone quest’anno nella Liga? 1.93. Riflettete bene, voi che “grazie, ma comunque a fine anno meglio un altro”, perché non è detto che “cambiare” e “ricominciare daccapo” significhi andare a star meglio. Sapete che c’è? Conta più il consenso dello spogliatoio che quello degli “espertoni”. E lo spogliatoio è con lui. Tutto. E “i cinesi” – checché ne pensi qualcuno – non sono affatto scemi”.

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