Oggi a Nyon ci sono stati i sorteggi della Champions League, che vedevano come unica squadra italiana ancora in corsa nella competizione, la Juventus.
Tanta nostalgia e qualche lacrima per quello che è stato e da diversi anni non è. L’Inter, che sette anni fa era protagonista di quei sorteggi, che incontrava nel suo cammino proprio il Barcellona, prossima avversaria della Juventus, dando vita ad un’impresa memorabile che resterà scolpita per sempre nei cuori nerazzurri, oggi è solo una nobile spettatrice disinteressata.
Un’Inter, quella di quest’anno, che sta facendo di tutto pur di ritornare nel palcoscenico europeo più importante, dove manca da troppo tempo. Da quel 2-1 al Marsiglia del 13 marzo 2012 che non fu sufficiente all’Inter per passare al turno successivo, in ragione della sconfitta per 1-0 subita all’andata in terra francese.
Da lì nulla o quasi, a livello europeo. Sporadiche partecipazioni in Europa League senza mai lasciare veramente il segno, se non in maniera negativa. Da Stramaccioni fino a De Boer sono state diverse le figuracce che hanno segnato il cammino europeo in questi anni.
Oggi c’è Stefano Pioli, il “potenziatore” come lui stesso si è definito, che sta dando una nuova “vecchia” mentalità alla squadra e nuovo entusiasmo ai tifosi che, con forti speranze di rimonta, sognano che le note di Tony Britten tornino a riecheggiare al “Meazza”. Perchè a Nyon si possa tornare a sentire pronunciare il nostro nome, con buona pace se poi dovesse essere per un nuovo accoppiamento col Barcellona.