Nella sua nuova autobiografia scritta per eFanswerBook, Samuel Eto’o si racconta a 360 gradi. L’attaccante camerunense è stato uno dei simboli dell’Inter del Triplete, il rapporto con l’ambiente nerazzurro e con Massimo Moratti, è una costante nel suo libro. Eccone alcuni estratti.
ETO’O E IL TEMPO PASSATO ALL’INTER
“Quello all’Inter è stato un periodo straordinario per me. Sono arrivato in una squadra in crescita, piena di campioni e con un grandissimo presidente, Massimo Moratti, che mi ha sempre trattato come un figlio. Mi sono ambientato subito, ho amato Milano e lì mi sentivo davvero a casa, tanto è vero che ho acquistato casa in centro e la mia famiglia vive ancora lì. Anche se la vittoria della Champions tanto attesa è sicuramente uno dei ricordi più emozionanti, non posso dimenticare nulla di quei due anni, ricordo perfettamente tutto. Ho splendidi ricordi dei tifosi di Inter e Sampdoria. I tifosi italiani sono veri fanatici“.
MILITO, COMPAGNI E RICORDI
“Quello in cui Diego ha segnato la seconda rete al Bayern è stato uno dei momenti più belli della mia carriera. Una gioia immensa, da condividere con tutti i tifosi dell’Inter che ci avevano seguiti a Madrid. Una vittoria che loro aspettavano da tanto tempo, sono davvero orgoglioso di averne fatto parte. L’anno del Triplete con l’Inter è stato esaltante, pieno di soddisfazione e gioia. Nella mia lunga carriera ho conosciuto un sacco di giocatori con i quali ho avuto un bel rapporto e da compagni di squadra siamo diventati amici. Non li posso citare tutti, ma lasciatemi parlare almeno di Leo messi, Victor Valdes, Yaya Tourè e di mio fratello, Marco Materazzi. Ho ricordi molto speciali legati a lui, a Julio Cesar e a Dejan Stankovic“.
MORATTI E BALOTELLI
“Per parlare di papà Moratti dovremmo riscrivere il dizionario e trovare le parole più belle, le più belle frasi per descrivere quello che è. Ho avuto la possibilità di conoscere questo grande uomo e di tenermi in contatto con lui ed è un peccato che si sia ritirato dal calcio, perché come Moratti non c’è nessuno. Non capisco come un uomo possa essere così buono, gentile, onesto e soprattutto rispettoso della sua parola. Mario è un ottimo attaccante e credo che nessuno metta in dubbio il suo talento o le sue capacità. Come può succedere a tutti, credo possa aver passato un periodo piuttosto complesso, ma rimane un giocatore che può fare grandi cose nel mondo del calcio“.