L’ attuale classifica dell’Inter non è delle più incoraggianti. Ma in settimana, dopo la sconfitta con la Sampdoria, la proprietà sia per mezzo delle parole di Pioli sia per mezzo dei fatti (rinnovi dei dirigenti Ausilio, Gardini e Williamson) ha fatto capire che non sono ammessi cali di tensione e intensità. La qualificazione all’Europa League è un obbligo e la si deve ottenere per via diretta. Senza i famigerati playoff del 27 luglio.
UNA QUESTIONE ECONOMICA: SUNING VUOLE L’EUROPA
Infatti una qualificazione tramite play off o una non partecipazione all’Europa League rappresenterebbe un fallimento per le strategie economiche di Suning.
E anche un notevole danno d’immagine per un brand in forte crescita sul mercato cinese. In caso di preliminari estivi l’Inter sarà costretta ad annullare la tournée estiva in Cina, derby con il Milan e la partecipazione all‘International Champions Cup che garantirebbe un’ entrata di 3 milioni.
Oltretutto la ormai certificata non partecipazione alla prossima Champions porterà un grave danno economico alle casse interiste. Il prossimo sarà il sesto anno consecutivo fuori dall’Europa che conta ed è un fattore gravissimo a livello di partnership, dato che gli sponsor non sono pronti ad investire in un club fuori da così lungo tempo dalla più prestigiosa competizione continentale e che rischia di non partecipare anche alla competizione meno nobile.
SANZIONI UEFA
In caso di partecipazioni all’Europa League Nyon è già pronta a sanzionare l’Inter, dato che la società non ha rispettato determinati obblighi legati agli ingaggi e agli ammortamenti. Nonostante sia rientrata nel passivo di 30 milioni richiesto dalla UEFA, è quindi scontato che la rosa sarà ridotta da 25 a 22 giocatori nella competizione europea e i giocatori più pagati sul mercato non potranno essere iscritti nelle sopracitate liste.
MERCATO – UNA CESSIONE IMPORTANTE PER PORTARE NUOVI GIOIELLI