Meno di 48 ore al primo derby completamente cinese tra Inter e Milan. Le due rivali milanesi si affronteranno in una sfida che al di là del valore campanilistico, conterà molto ai fini della classifica. Noi di SpazioInter abbiamo pensato di analizzare alcune “sfide nella sfida”, tra i giocatori più importanti nelle squadre di Pioli e Montella. La prima sfida non può che essere quella tra Handanovic e Donnarumma. I due portieri, protagonisti assoluti delle due squadre, sono tra i migliori al mondo nel proprio ruolo.
Handanovic Donnarumma, sfida tra numeri 1 di ghiaccio
E’ impossibile calcolare con precisione quanti punti effettivamente questi due portieri regalano alle proprie squadre. Siamo certi però che parte del bottino in classifica dipende da loro. Handanovic e Donnarumma, generazioni e nazionalità diverse, ma in comune una cosa su tutte: non si lasciano condizionare da niente.
Samir Handanovic ormai lo conosciamo da anni. Il portierone sloveno è quello che non perde mai la calma, sguardo perennemente serio, concentrato. Quasi può sembrare disinteressato, ma è solo il carattere che lo ha reso il gran portiere che è. Non si scalda, non molla psicologicamente anche quando si è in difficoltà. Purtroppo la sua carriera non è stata valorizzata dall’Inter non eccezionale degli ultimi anni, ma è bastato per riconoscerlo come tra i migliori di questo periodo tra i pali. Para rigori, anche se quest’anno ancora deve confermarsi, è fenomenale per riflessi e rapidità, nonostante il fisico imponente. Spesso lo si vede fermo su alcuni tiri. Il motivo? Sa quando può o non può arrivare sui palloni e se non può, non vedrete mai fare alcuna mossa per i fotografi.
Gianluigi Donnarumma invece ha appena 18 anni, compiuti a febbraio, ed è già un leader della sua squadra. Il fisico enorme e l’aspetto sicuramente più “vecchio” lo aiutano, ma quello che conta è il rendimento tra i pali. Ed è eccezionale. Il futuro davanti è tutto suo. Erede designato di Buffon nella nazionale italiana, ha già dimostrato a tutto il mondo che dominerà la scena in futuro. Per ora cerca di portare più in alto possibile il Milan. Tanti i miracoli da stropicciarsi gli occhi. Quasi due metri ma movenze da felino, anche lui, come Handanovic, sembra non sapere cosa sia la pressione. Gioca tranquillo, concentrato e senza pensieri estranei alla partita. A 18 anni, non è da tutti.