Icardi è in chiara difficoltà da qualche settimana a questa parte. Maurito sta attraversando una crisi che, a detta di alcuni, forse coincide con uno strano contrappasso per la propria vita privata. Anche La Repubblica, ha provato ad analizzare la situazione.
ICARDI SOTTO ATTACCO DEI PROPRI DEMONI
Icardi somiglia molto all’eroe di qualche tragedia greca. Non il paladino medievale senza macchia e senza paura, non un dio, ma un uomo con qualità divine, ma che in qualità di uomo può fallire e diventare capro espiatorio.
Perché in Mauro, come ogni semplice umano, ha due volti. Alla luce dei gol, degli assist, della straordinaria qualità in area, fanno da contraltare alcune ombre. Come da sempre nella sua carriera, del resto. Ombre sulla vita personale che non gli lasciano tregua. Come una strana maledizione, un’insieme di energie negative che spesso e volentieri lo ghermiscono e gli succhiano tutte le forze. Come il caos generato dalla sua relazione con Wanda Nara o la polemica intestina con la Curva Nord nerazzurra. Sembra che complicarsi la vita sia la via più semplice, per certi eroi.
Emblematica è la situazione creatasi nella Nazionale argentina, dove sembra comandino Messi e Mascherano, grandi amici di Maxi Lopez e di conseguenza nemici giurati del capitano dell’Inter. Ormai la situazione è chiara, il piano per fare terra bruciata intorno a Maurito si è realizzato alla perfezione.
LA CROCIATA CONTRO MAURITO TARGATA BARCELLONA E ARGENTINA
Icardi viene quindi visto come l’uomo nero in patria, perlomeno dai suoi colleghi. Ecco il punto di vista di Repubblica: “Le polemiche sul triangolo con Maxi Lopez e Wanda non accennano a spegnersi, e anche se lui oggi dice «Non parlerò più di questa storia, sono faccende private» è stato proprio Maxi a diffondere pochi giorni fa una foto con Messi e Mascherano e con un messaggio offensivo rivolto indirettamente a Icardi. La storia della non convocazione è ormai chiarissima: nell’Argentina comandano i due del Barcellona, amici da anni di Maxi Lopez, ergo il Maurito “rovina famiglie” deve essere messo al bando. Lo stesso Maurito che, guarda caso, era nel Barca fino al 2011, poi fu allontanato, si disse da Guardiola. Una ben triste storia, e anche questa va in carico a Icardi che, come al solito, scrolla le spalle e va avanti. Ma forse sotto la corazza qualcosa lo ha seriamente toccato nel profondo: in questi ultimi due mesi infatti, non segna più con la continuità di prima“.
IL DERBY PUÒ E DEVE ESSERE L’OCCASIONE DI RIVALSA
Icardi ha vissuto una profonda flessione di recente, che è concisa con un crollo nei risultati anche dell’Inter. Il derby di domani sarà l’occasione perfetta per mettersi alle spalle queste brutte vicende e caricarsi la quadra sulle spalle. Come scrive Repubblica: “Domani è chiamato a caricarsi di nuovo l’Inter sulle spalle, perché se non segna lui è dura: «Il pensiero di un gol nel derby da capitano dell’Inter è esaltante. Ci provo. Vedrete: abbiamo perso due partite ma siamo ancora l’Inter». Un gol decisivo nel derby varrebbe senz’altro la pace con gli ultrà, se fossimo in un mondo normale. Ma questo è il mondo intorno a Maurito, e di normale c’è sempre ben poco“.
È IL MOMENTO DELLA RISCOSSA
La crociata mossa contro il capitano nerazzurro finora ha funzionato. Ma gli eroi delle tragedie tendono a emergere proprio quando tutto e tutti gli voltano le spalle, quando l’amico diventa nemico. Icardi ha sempre dimostrato di essere più forte delle polemiche e delle provocazioni. Ha sempre cavalcato onde che lo avrebbero potuto distruggere, destreggiandosi egregiamente nel caos.
Complicarsi la vita è normale per i paladini, soprattutto quelli nerazzurri. Ora però è giunto il momento di lasciarsi alle spalle le ombre ed emergere totalmente alla luce, di impugnare il proprio divino talento e scacciare il nemico. A cominciare dalla nemesi nerazzurra: il Milan fresco di cambio societario.
Forza Maurito. Fai spallucce e vai avanti, respingi l’assalto. L’Inter ha bisogno dei tuoi goal e non c’è modo migliore di zittire le polemiche che gonfiare la porta avversaria.