Pellegrini, ex presidente nerazzurro nello scudetto dei record dell’89, ha raccontato la propria esperienza in materia di derby ai microfoni de Il Giornale.
CEDERE L’INTER FU COME PERDERE LA DONNA AMATA
Pellegrini ha una certa esperienza in materia di derby. Di Silvio Berlusconi, fresco di abbandono della suprema carica milanista, è stato un rivale acceso, proprio negli anni del Milan degli invincibili.
Ernesto Pellegrini sa cosa sta provando in queste ore Berlusconi dopo la cessione ai cinesi del Milan. E lo ha raccontato in un’intervista a il Giornale. Queste le sue parole: “Con Berlusconi dal punto di vista sportivo abbiamo sempre avuto un grandissimo rispetto, fin dal primo derby in cui ci siamo affrontati. Posso immaginare quello che sta provando dopo 31 anni di presidenza. Io lasciai l’Inter dopo dieci anni, il suo sarà un rammarico triplo. Io ho lasciato l’Inter in un momento difficile dal punto di vista personale e della mia azienda. Per dieci anni non sono più andato allo stadio perché mi sembrava di essere quel marito che è stato lasciato dalla moglie per un altro. Certo Massimo Moratti non mi ha portato via l’Inter, ma la sensazione che si prova è quella”.
HO FIDUCIA IN ZHANG, UNA PERSONA SERIA
Pellegrini ha poi aggiunto: “Adesso c’è anche chi riesce a guadagnare con il calcio, la Juve ne è l’esempio. Sul futuro dell’Inter però sono certamente ottimista, perché ho conosciuto Zhang, ed è un imprenditore solido, che sta lavorando molto bene. Sono sicuro che di lui c’è da fidarsi. Il Milan? Onestamente non conosco i nuovi proprietari, ma sono certo che Berlusconi non potrebbe mai lasciare il suo grande amore in mano a persone che non siano degne di gestirlo“.