Il 16 maggio non è mai una data normale per i nerazzurri. 72 anni fa, infatti, nasceva Massimo Moratti, lo storico presidente dell’Inter. Una vita dedicata all’Inter da parte del figlio dell’indimenticato Angelo. SpazioInter ha voluto omaggiare nel giorno del suo compleanno Moratti.
BUON COMPLEANNO MORATTI, “IL” PRESIDENTE
In una (recente) epoca che non fa altro che parlare Orientale, tra il cinese e l’indonesiano, è tempo di guardare indietro. Il calendario, oggi, recita 16 maggio. Una data particolare. Non si può non pensare a Massimo Moratti. L’ormai ex Presidente dell’Inter compie 72 anni, molti di questi devoti alla causa nerazzurra. E non solo dal febbraio del 1995, inizio di un’epopea che avrebbe fatto le fortune del popolo nerazzurro, con alti e bassi.
Si perché Massimo ha sempre dedicato la sua vita all’Inter, sin da quando il presidente era un altro Moratti, suo papà Angelo. Con le premesse di suo padre, vale a dire le due storiche Coppe dei Campioni, il giovane Massimo ha provato ad emulare il padre. Dopo 18 anni di presidenza, la missione è (in parte) compiuta. Dal 1995 al 2013, infatti, l’Inter ha vinto tutto. E avrebbe potuto vincere anche di più, escludendo problematiche interne ed esterne. Tanti gli anni senza vittorie. Per il primo grande trofeo bisogna aspettare la Coppa UEFA del 1998, alzata al Parco dei Principi di Parigi. Dopo, gli anni bui.
DALLA DELUSIONE ALLA GIOIA, NELLA SPERANZA DI NUOVI SUCCESSI
Se si andasse a casa di Moratti a chiedere il suo peggior giorno da presidente dell’Inter, non potrà non citare il famoso 5 maggio, l’Olimpico, il 4-2 della Lazio. Da lì, però, i nerazzurri sono riusciti a risalire e, dopo aver scoperto il reale motivo per cui non si vinceva, è stata un’ascesa inarrestabile. I primi anni con Mancini, le vittorie, gli scudetti. Passando ai giorni più importanti, si può parlare certamente del 16 maggio 2010. E, no, non ci stiamo riferendo al suo 65esimo compleanno.
Quella data, oltre a festeggiare il presidentissimo, l’Inter vince lo Scudetto a Siena, il secondo titolo dello storico Triplete. Quel giorno, tra esultanza, lacrime, commozione e dedica al padre, Moratti ha dimostrato tutta la sua passione per l’Inter. Quella che lo ha fatto prima sbagliare, poi lo ha visto non mollare, infine perseguire e raggiungere il padre per fama e vittorie. Certo, ci sono stati anche anni bui, come quelli del post-2010. Parte della colpa di quanto successo, tra debiti e scelte tecniche non proprio felici, va anche a lui. Ma nel giorno del suo compleanno, non si può non rimarcare quanto di buono ha fatto il caro Massimo nei confronti dell’Inter. E quindi, da tutti noi interisti e da me, i più cari auguri. Nella speranza che arrivi un nuovo 16 maggio dove, a festeggiare, non sarà solo Lei.