La Gazzetta dello Sport parla di come Spalletti abbia espressivamente chiesto Borja Valero per il centrocampo nerazzurro. Il tecnico vorrebbe un leader in mezzo al campo. Ecco l’analisi della rosea.
“VALERO PUO’ GIOCARE OVUNQUE”
Sono le parole dette dal tecnico di Certaldo sullo spagnolo appena dieci giorni fa. La stima dell’allenatore è totale.
Come totale è ormai la rottura tra giocatore e dirigenza viola. Oggi ci sarà il faccia a faccia decisivo che sbloccherà la trattativa. per altro già decisa nelle cifre. 5 milioni alla Fiorentina per il cartellino ed un triennale a 3 milioni a stagione per l’ex Villareal. Spalletti potrebbe avere già avere in ritiro quel giocatore dotato di intelligenza tattica che ha richiesto.
PLAY BASSO O ALTO?
Nel 4-2-3-1 che ha in mente il tecnico c’è qualche controindicazione legata allo spagnolo.
Spalletti infatti vuole uno dai piedi buoni che sappia avviare l’azione. Per visione di gioco, Borja può affiancare Gagliardini. Lo spagnolo però è un maestro nel legare il gioco ma non
un mostro in interdizione. A quel punto Spalletti dovrebbe trovare i giusti equilibri nella fase difensiva e convincere gli esterni offensivi ad un grande sacrificio. Per questo è più probabile che si punti su un rilancio di Kondogbia o su un nuovo acquisto. Valero giocherebbe così più alto, una sorta di trequartista anomalo. Il modulo diventerebbe così una sorta di 4-3-3. Il giocatore spagnolo agirebbe quasi da interno dettando i tempi del gioco. Difficile però che riesca a fare il lavoro che riesce a svolgere Nainggolan. Ma rimane
una figura che manca nella rosa nerazzurra, capace di gestire la palla, di legare il gioco e di sprigionare leadership. Nella speranza che contagi anche i vari Kondogbia e Joao Mario che fin qui hanno entrambi deluso.