L’Inter è alla ricerca di un esterno offensivo adatto al gioco di Spalletti e che non faccia rimpiangere il partente Perisic. Chi ha tali caratteristiche?
INTER ALLA RICERCA DI UN ESTERNO: I NOMI ADATTI
Per un Perisic che va c’è bisogno di un esterno che entra. Infatti Ivan lascerà inevitabilmente un vuoto nel ruolo di esterno sinistro nel 4-2-3-1 spallettiano; un vuoto che necessita di essere colmato, con un giocatore del suo livello se non più alto. I nomi che sono stati fatti per sostituire il croato sono Keita, Di Maria e Martial. Ci sono però profili altrettanto interessanti che potrebbero rientrare nei piani nerazzurri. Ma vediamo nel dettaglio chi farebbe al caso nerazzurro, e per statistiche e per rapporto qualità – prezzo.
KEITA BALDÉ DIAO
Lo conosciamo bene tutti, grande protagonista nella stagione appena conclusa con la Lazio di Inzaghi. Una stagione più che positiva per la squadra e, nel caso del senegalese, anche per il singolo. Il 22enne ha chiuso la stagione all’attivo con 16 goal e 6 assist. Considerando la sua giovane età non può che migliorare, ma andrebbe bene nel 4-2-3-1 di Spalletti. Presumibilmente sì, sappiamo che è un esterno dotato più all’attacco, ma la presenza sulla stessa fascia di Dalbert gli permetterebbe di concentrarsi sulla trequarti di campo avversaria. Il prezzo del cartellino si aggira attorno ai 3o milioni, ma trattandosi di una rivale per l’Europa Lotito potrebbe chiedere anche qualcosa in più. Non è quel top player che i tifosi aspettano, ma una squadra vincente è fatta di innesti adatti ad una determinata idea di gioco, e Keita ne sarebbe un esempio.
ANTHONY MARTIAL
Il francese è un po’ un’incognita; giovane e dunque promettente ma allo stesso tempo forse sopravvalutato. Il Manchester United l’ha pagato ben 60 milioni, ma ora ne vale a malapena la metà. Di certo non per demerito del MUN o dei suoi allenatori che si sono occupati del ragazzo, bensì per l’atteggiamento di quest’ultimo, quasi pago dell’aver raggiunto a soli 19 anni un top club. Quello che è mancato è stato però il carattere, che non gli ha permesso di avere continuità e diventare un titolare fisso in Inghilterra. Questa stagione con Mourinho si è conclusa con 8 goal e 8 assist. Non male per la sua età, va detto, ma troppo poco per le aspettative di tutti. L’idea del MUN (che ora come ora farebbe volentieri a meno del francese) sarebbe quella di inserirla come contropartita per arrivare a Perisic. Probabilmente però non è il giocatore di cui l’Inter ha bisogno; servono certezze, e Martial al momento non può esserlo per i nerazzurri.
ÁNGEL DI MARÍA
Veniamo infine al capitolo più suggestivo per i tifosi interisti. È il top player che l’Inter sta cercando? Sì. È il giocatore adatto al gioco di Spalletti? Sì. È il colpo che darebbe entusiasmo ai tifosi? Sì. Ha un buon rapporto qualità – prezzo? Altroché! Cosa manca allora? L’accordo con il PSG verrebbe da dire, e in certi versi è così. Di Maria non è un giocatore che necessita presentazioni; è proprio ciò che serve all’Inter al momento: grande giocatore, duttilità, uomo spogliatoio, consapevole del suo talento e dunque leader in campo e fuori. Con la cessione di Perisic l’Inter incasserebbe circa 50 milioni. Questi soldi potrebbero essere investiti per l’argentino, anche se probabilmente servirà qualcosa in più per convincere il PSG a privarsi di lui; d’altronde si parla di un giocatore che quest’anno ha realizzato 14 reti e 15 assist. Suning però disponibilità economica ne ha, e se si tratta di un giocatore di quel calibro, non ci penserebbe su due volte per acquistare il suo cartellino.
JULIAN BRANDT
Si è parlato tanto del tedesco e dell’interesse nerazzurro nei suoi confronti. Tuttavia per ora ancora nulla di concreto; il tedesco però piace e alla dirigenza e a Spalletti. Un esterno sinistro che deve ancora mostrarsi ad altissimi livelli ma che ha comunque un ampio margine di miglioramento. Anche lui, come Martial, sarebbe una scommessa; non è facile ambientarsi subito nel campionato italiano, e il fatto di arrivare a Milano come sostituto di Perisic potrebbe metterlo sotto pressione. Come caratteristiche e come prezzo (20/25 milioni) è una pista percorribile dalla dirigenza interista; quest’anno col Bayer Leverkusen per lui 4 goal e 11 assist. Questa seconda voce è forse quella che più intriga; da un lato Brandt e dall’altro Candreva, due assist-man per il capitano Mauro Icardi. Sembra la sceneggiatura di un film hollywoodiano, chissà che non diventi realtà.
SADIO MANÉ
Il senegalese è stato recentemente accostato all’Inter. Non è forse quel top player che i tifosi sognano, ma sarebbe comunque una certezza per Spalletti. In medio stat virtus. Veloce, abile nel dribbling e quasi implacabile nell’area offensiva. 13 goal e 8 assist nonostante un brutto infortunio che gli ha permesso di scendere in campo solo 29 volte in tutta la stagione, non è da tutti. La valutazione è alta, 40/50 milioni, ma d’altronde si parla di un giocatore che piace molto a Klopp e la stessa ala non sembra avere intenzione di lasciare Liverpool. E come non dargli ragione visto che ha la possibilità di giocare la Champions League, cosa che a Milano di certo non farebbe almeno per questa stagione. La porta è comunque da lasciare aperta, seppur per poco, perché alla corte del CT tedesco è arrivato Mohamed Salah. Far coesistere lui, Mané, Coutinho, Firmino, Sturridge, Origi non è facile. Perché si parla di giocatori che in altre squadre sarebbero titolari inamovibili. E forse il dover stare più tempo in panchina che in campo lascia aperto uno spiraglio per i nerazzurri.
Giovane promettente, scommessa o top player? Sabatini dice di avere tutto sotto controllo, staremo a vedere.