Il paradosso nerazzurro: i giocatori dati come partenti sono i migliori…

Inter che è ancora alla ricerca di una propria identità. In attesa di buone nuove dal mercato, Spalletti sta lavorando con la rosa a disposizione, cercando di ottenere indicazioni positive dai propri giocatori. Eppure, paradossalmente, mentre i titolari tentennano e steccano, gli esuberi stanno convincendo a ripetizione.

L’INTER DEI CONTRARI

Inter paradossale? Beh, non è niente di nuovo. La squadra nerazzurra è sempre stata folle, insensata e illogica. La razionalità non rientra nel suo DNA. Tuttavia il quadro che sta emergendo dalle prime uscite stagionali, seppur siano semplici amichevoli estive va ricordato, è veramente curioso ed inusuale.

Spalletti sta garantendo minuti praticamente a tutta la rosa a disposizione. Il tecnico toscano infatti diffida dei suoi predecessori e vuole toccare con mano sia l’ambiente che i giocatori. E questa strategia, visti i dati che stanno emergendo, potrebbe essere piuttosto azzeccata.

Esentato Icardi causa infortunio e rimandato Perisic, alienato dalle voci di mercato in attesa che si chiarisca del tutto la sua posizione, tutti gli altri titolari nerazzurri non stanno affatto brillando. Le prima uscite hanno dimostrato come non siano solamente indietro di condizione, ma come sembrino patire la concorrenza. Una sorta di ansia da prestazione, dovuta forse all’idea di partenza del nuovo tecnico di mettere tutti sullo stesso piano.

Al contrario, i giocatori più in forse e dati come partenti stanno brillando e convincendo a ripetizione. Jovetic, oltre ad essere stato decisivo oggi contro il Lione, sta regalando sprazzi del fenomeno che fece innamorare mezza Europa ai tempi della Fiorentina. Gabigol, pur con l’evidente limite dell’affezionarsi troppo al pallone, continua a guadagnare consensi tra i tifosi grazie all’impegno profuso ed alle giocate tentate. Anche Kondogbia sembra rinato e più propositivo in fase offensiva, così come Joao Mario che, per ora, sembra veramente un calciatore da 45 milioni.

GLI ESUBERI SARANNO L’ARMA DI SPALLETTI?

Cosa sta succedendo dunque? Beh non è il caso di spaventarsi. La situazione che si sta creando non è caotica, anzi è proprio ciò che voleva Spalletti. Il mister crede in alcuni elementi che la società, causa rendimenti al di sotto delle aspettative, stava accantonando. Inoltre, per quanto sia stato ripetutamente assicurato circa il mercato in entrata, sta cercando di tutelarsi con ciò che ha in casa. Revitalizzare un giocatore dato per spacciato ti garantisce una lealtà assoluta, e questo Luciano lo sa bene.

Detto ciò due amichevoli non segneranno in un senso o nell’altro il destino di coloro che, sulla carta, sono con la valigia in mano. Tuttavia, se come dice Spalletti, non si creeranno le giuste condizioni per gli obiettivi di mercato, i partenti potrebbero diventare l’arma in più dell’Inter. In mano al nuovo tecnico sembrano rinati: che sia solo una febbre passeggera o invece Big Luciano è un novello Re Mida? Solo il tempo ci saprà rispondere ma una cosa è certa: l’Inter è la regina dei paradossi.

 

Fonte immagine in evidenza: Screen Inter – Lione

 

 

 

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