Spalletti: “Per me la società ha lavorato benissimo sul mercato e su Karamoh…”

Spalletti, dopo l’avvio splendido in campionato, è stato intervistato a Coverciano da Sky Sport in occasione del premio Nereo Rocco.

SPALLETTI: “FELICISSIMO DI ALLENARE L’INTER, SODDISFATTO DAL LAVORO DELLA DIRIGENZA”

Spalletti ha dichiarato:Nereo Rocco è stato importantissimo per il calcio italiano, soprattutto perché è stato uno dei primi allenatori a vincere all’estero. Aveva la capacità di essere il capofamiglia e sapeva mettere paletti di riferimento importanti. Ti sapeva proteggere dalle difficoltà che il calcio ti metteva davanti: era un mondo diverso, ma ancora oggi saper creare la forza del blocco di squadra è fondamentale, perché anche ora si fa la fase difensiva con 11 giocatori. Alla base di tante soddisfazioni del calcio italiano c’è stato e c’è ancora il suo lavoro”.

Luciano ha proseguito: “Sono strafelice di allenare una squadra come l’Inter. Se c’è qualcosa che non è andato a termine rispetto alle aspettative, è una cosa che ha un po’ spiazzato tutti, compreso il presidente. All’inizio c’era la disponibilità e l’intenzione di intervenire in maniera massiccia, ma nonostante i problemi insorti lungo il cammino, i direttori hanno fatto un lavoro splendido, mi hanno ascoltato sotto tutti gli aspetti. I nostri dirigenti sono due cintura nera del calciomercato: bisogna fidarsi del lavoro che hanno fatto, sono molto soddisfatto”.

“Io sono estremamente contento e tranquillo della rosa a disposizione: ho trovato ragazzi eccezionali e non vedo l’ora di rincontrarli. Difesa corta? Io mi fido altamente delle qualità di questi giocatori: li ho visti interessati e disponibili a valutare prese di posizione. Abbiamo anche Vanheusden che è un giovane di assoluta prospettiva, bisogna fidarsi dei giovani: sono la forza e l’innovazione, bisogna dar loro spazio. Il futuro è suo, noi possiamo solo apparecchiargli il presente”.

KARAMOH DEVE MATURARE MA HA ACCELERAZIONI SPAVENTOSE

Riguardo all’ultimo arrivato, Karamoh: Karamoh è un ragazzino, è davvero giovane: deve fare esperienza con tranquillità, deve essere messo nella condizione di non avere fardelli addosso. Dalbert è già più furbo nelle situazioni di gioco, ma pagherà qualche dazio nel nostro calcio. Mi ha fatto piacere che Dalbert l’abbia preso a braccetto. Dopo un allenamento Karamoh ha chiesto ‘ma ci si allena sempre così?’ e lui gli ha risposto ‘benvenuto nel calcio italiano. Ci sono cose nuove che dovrà imparare, ma ha accelerazioni impressionanti”.

ICARDI? GIOCATORE E PERSONA UNICA

Icardi dentro l’area di rigore capisce sempre dove sia la porta e quale sia il punto debole di portiere e difesa: il primo gol di domenica è stato eccezionale. Sa calciare in base alla situazione e soprattutto, quando lo guardo da fuori, traspare la figura del grande professionista e di un bravissimo ragazzo, umile e diligente. Ha una semplicità unica, una bontà che tutti dovrebbero conoscere”.

Spalletti ha proseguito: “Un futuro approdo in nazionale? Ventura ha qualità, lo conosco bene. Io avrei fatto le sue scelte: c’era contro una grande squadra e bisognava vincere da loro. C’era da andare dai giocatori e dir loro che si poteva vincere la partita, forse è stato l’atteggiamento messo in campo ad essere sbagliato, insufficiente. Moratti? Lui è sempre carino con chiunque, è il presidente più forte della storia del calcio italiano, non solo dell’Inter. Sono complimenti che fanno piacere: l’ho incontrato una volta e mi ha sorpreso la sua disponibilità. Non mi ha ancora dato consigli, ma me li aspetto prima o poi”.

Fonte immagine in evidenza: Screen Youtube

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