CdS – Suning sta rispettando i paletti del Fair Play

Sulle pagine dell’edizione odierna de Il Corriere dello Sport è presente un’attenta analisi sulla situazione Fair Play Finanziario in casa Inter. Suning sta ben operando sui conti nerazzurri.

SUI BINARI DEL FAIR PLAY

La rosa ridotta di questa stagione è stata una scelta condivisa sia dalla dirigenza che da Spalletti. Una decisione presa per rimanere nei paletti del FPF, che si sta rivelando una vera e propria spada di Damocle per le ambizioni nerazzurre. In particolare il Settlement Agreement sottoscritto con la Uefa tre anni fa e che sarà valido anche la prossima stagione. L’Inter infatti è chiamata a chiudere il prossimo bilancio nuovamente in parità, o in attivo, al netto delle spese virtuose ( quelle sui giovani, sulle infrastrutture ect). Impresa non semplice dato che alcune manovre fatte lo scorso anno, come  la vendita pluriennale di alcuni suoi asset (il nome della Pinetina, il training kit, alcuni prodotti elettronici in co-branding per la Cina), non potranno essere ripetute. Accordi simili sono allo studio da parte degli esperti nel campo e riguarderanno nuove categorie di merchandising.

IL MONTE INGAGGI E’ FONDAMENTALE

Per evitare altre sanzioni accessorie, come la rosa limitata in Europa già sperimentata con scarsi risultati la scorsa stagione, l’Inter dovrà regolarizzare il proprio monte ingaggi. La spesa per gli stipendi dei calciatori deve ammontare massimo al 60% del fatturato. Ecco perché quest’anno il monte ingaggi è sceso rispetto ai 92 milioni della passata stagione e si è attestato intorno a quota 86. In caso di ricavi inferiori, l’Inter sarà comunque in regola.  E’ anche vero che senza i paletti imposti dal Uefa allestire una rosa più competitiva sarebbe stato ancora più semplice. Per rimediare a questo potrebbero intervenire i risultati, come scrive il Corriere“Qualificarsi per la Champions garantirebbe al bilancio 2018-19 i soldi dell’ Uefa, ma in quello del 2017-18 finirebbero i bonus previsti dai contratti con gli sponsor nerazzurri e un assegno più alto da parte della Lega Serie A. Non sarebbe male”.

 

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