CdS – Icardi, il fenomeno da top ten ha nel mirino la storia nerazzurra

Icardi sta facendo vedere doti da fenomeno assoluto con la maglia dell‘Inter. Tuttavia, come riporta il Corriere dello Sport, al “cannibale” argentino non basta. Maurito ha infatti nel mirino la storia del club, ormai a portata di mano.

QUANTI RECORD NEL MIRINO

Icardi pronto a un altro timbro, questa volta però nelle indelebili pagine della storia dell’Inter. Il capitano nerazzurro infatti è a sole tre reti dalla top ten dei migliori cannonieri del club. Maurito sta vivendo uno
dei momenti migliori della sua esperienza in Italia.

Implacabile e freddo, il cobra di Spalletti non ha paura e si prende sulle spalle l’inter squadra nei momenti più delicati.  In 13 giornate ha già realizzato 13 gol sui 25 complessivi del team. Oltre il 50% delle reti totali, numeri semplicemente mostruosi.

Il centravanti però non ha assolutamente intenzione di fermarsi e punta già a migliorare il record personale in Serie A stabilito lo scorso anno con 24 centri in 34 giornate. Per centrare questo traguardo è sulla buona strada visto che 12 mesi fa a questo punto del campionato era “solo” a 10 reti.

IL GENERALE DI FORT MEAZZA DAL GOAL MULTIPLO

Il Meazza è l’arena prediletta dell’istrionico condottiero. Un cavaliere nerazzurro, forse non senza macchia ma sicuramente senza paura. Delle 13 reti ben dieci infatti sono arrivate fra le mura amiche. In trasferta invece Icardi ha segnato solo 3 volte con l’ultima rete su azione che risale alla doppietta di agosto contro la Roma.

A San Siro, Mauro è una sentenza per chiunque: 10 goal in 7 gare. In casa invece l’argentino è una sentenza: in 7 incontri ha realizzato 10 reti, meglio di tutti gli altri bomber. Di fatto con lui in campo l’Inter in casa parte parte dall’1-0 o meglio quasi dal 2-0. A stupire sono infatti soprattutto i goal “a grappolo”. Quella contro l’Atalanta è stata la quarta doppietta della stagione, la quinta marcatura multipla considerata la magica tripletta nel Derby.

Non che per Icardi sia una novità: nel 2016-17 era arrivato a quota 6 doppiette e 3 triplette, nel 2015-16 aveva
realizzato una doppietta, nel 2014-15 2 doppiette e una tripletta, nel 2013-14 2 doppiette e nel 2012-13 una doppietta e una tripletta.

Un segnale chiaro, se ce ne fosse bisogno: lui è uno che non si accontenta di timbrare solo una volta il cartellino nei 90′ di gioco. Grazie a questi numeri e alla sua insaziabile fame di goal, Mauro adesso è secondo nella classifica dei cannonieri della A alle spalle di Immobile ed è all’undicesimo posto in quella dei migliori marcatori della storia dell’Inter. Con i suoi 91 centri in 159 presenze, è a -3 da Corso, attualmente decimo. Quando avrà raggiunto uno dei pezzi da novanta della Grande Inter darà l’assalto agli altri record man, in particolare a Vieri, ottavo con 123 reti. Se continua di questo passo, il capitano può arrivare facilmente a quota 100 prima di fine anno, visto che avrà a disposizione 6 incontri di campionato e 1 o 2 di Coppa Italia.

UN CECCHINO DI LIVELLO MONDIALE

A colpire di Icardi è la freddezza. Per capirlo basta dare un’occhiata alle sue statistiche e paragonarle con quelle degli altri attaccanti: il nerazzurro recupera meno palloni a gara, vince meno contrasti, intercetta meno palloni, crossa di meno e dribbla di meno ma sotto porta fa il suo mestiere in maniera implacabile, come testimoniato dal maggior numero di tiri nello specchio e dalle percentuali di tiri da dentro l’area e di “redditività” delle sue conclusioni. In Serie A, compresa l’esperienza alla Samp, è a quota 94 gol in 169 incontri. Semplicemente un fenomeno. L’attaccante più forte del campionato e uno dei migliori al mondo.

 

Fonte immagine in evidenza: Screen Partita

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