Mauro Icardi è l’oggetto del desiderio del Real Madrid. Se a gennaio l’affare è impraticabile, a giugno è molto probabile che il club spagnolo prepari almeno 100 milioni per convincere l’Inter a cedere l’attaccante. Sul 24enne bomber di Rosario ci sono anche gli occhi del Paris Saint Germain e del Bayern Monaco, club che non vogliono farsi trovare impreparati nel caso in cui Cavani e Lewandowski decidessero di lasciare rispettivamente la Francia e la Germania.
ASSALTO REAL A ICARDI MA LUI…
L’eventuale mega plusvalenza con Icardi sembra oggi l’unica strada praticabile per aggirare i paletti del fairplay finanziario e liberare così un mercato nerazzurro che rischia di essere parecchio «ingessato» pure a giugno. Di qui la preoccupazione del popolo nerazzurro, che però al momento può dormire sonni tranquilli alla luce delle volontà di corso Vittorio Emanuele e del giocatore stesso.
La società ha la massima disponibilità a rinnovare il contratto e ad adeguare la clausola. Il d.t. Suning Walter Sabatini e il d.s. Piero Ausilio hanno già messo in agenda per metà gennaio gli incontri decisivi in questo senso: l’accordo verrà prolungato fino a giugno del 2023, con ingaggio annuo da 7 milioni di euro.
Nel frattempo, proprio Icardi avrebbe confidato ad amici e compagni che «o mi caccia l’Inter o io resto a Milano fino al termine della carriera…». Concetto che a dire il vero ripete quasi in ogni intervista e conferma con gesti, prestazioni e comportamenti sia sul campo sia nella vita di tutti i giorni. «Ho sempre sognato di essere capitano con questa maglia, il resto non mi interessa…», il pensiero espresso anche negli scorsi mesi. Oggi Icardi è un capitano riconosciuto dallo spogliatoio e dai tifosi. Recentissimo poi il riavvicinamento con la Curva Nord dopo il gelo calato in seguito ad alcuni brani dell’autobiografia di Mauro uscita l’anno scorso.