I 3 episodi da ricordare in questo 2017: quante soddisfazioni!

Tutto è cambiato con l’arrivo di Spalletti, e di soddisfazioni ne sono arrivate. Da qui i tre momenti assolutamente da ricordare per questo strano 2017.

GLI EPISODI DA RICORDARE

Sì, un 2017 proprio strano. Il perché di questo attributo all’anno solare che sta per concludersi va da sé: la prima parte è perlopiù da dimenticare; che dire invece della seconda, quasi fosse uno studente che dopo un periodo negativo si è rimboccato le maniche ed è nettamente migliorato di rendimento. L’ausilio però non è arrivato da un professore privato, bensì da un maestro del calcio, Luciano Spalletti. Ecco dunque i momenti migliori di questo 2017:

1. Roma – Inter, 26/08

Un inizio dirompente c’era stato con la Fiorentina, secco 3-0 a San Siro. Il bello però arrivava subito dopo, appena alla 2^ giornata; era il ritorno all’Olimpico di Luciano Spalletti, cui non è stata dedicata un’indimenticabile accoglienza, ma c’era da aspettarselo. Primo tempo difficile con una super Roma; poi però le cose cambiano, con anche l’ausilio della fortuna, va detto. Ma quando hai un certo Icardi lì davanti le partite possono svoltare da un momento all’altro e così è stato. 1-3 per l’Inter: tutti a casa alé.

2. Inter – Milan, 15/10

Un derby è sempre un derby, e una vittoria ai danni del Milan è sempre un dolce ricordo. Una partita pazza, dominata dai nerazzurri nella prima frazione salvo poi capitolare, solo inizialmente, alla reazione del diavolo. Solo inizialmente, perché poi sappiamo tutti come è andata a finire. Icardi, Icardi, Icardiwhat a pity.

3. Inter – Chievo, 03/12

Probabilmente la migliore Inter della stagione sino ad ora. Ci si giocava la vetta in solitaria e la determinazione era a mille. Subito infatti un uno-due firmato Perisic e Icardi. Partita già sotto controllo nella prima frazione, ma nella seconda c’è stata l’apoteosi. Altri tre goal, con protagonista assoluto Perisic, autore di una tripletta, e 5-0. Quella è stata l’inter che tutti i tifosi vorrebbero sempre vedere in campo, ma la crescita c’è ed è chiara a tutti. Avanti così ragazzi!

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