Da qualche giorno si parla del Bond dell’Inter, che con il prestito di 300 milioni con scadenza nel 2022 potrebbe avere liquidità da investire. I limiti imposti dal governo cinese sembrano però porre un freno. Oggi è arrivata la risposta da Goldman Sachs.
GOLDMAN SACHS: “C’E’ UNA SOLIDA BASE FINANZIARIA”
Greg Carey, responsabile della divisione sports finance, ha parlato, in un’intervista la Financial Times, del bond da 300 milioni di euro dell’Inter. “C’è una solida struttura che garantisce la possibilità di ripagare i creditori. C’è questa disciplina nel club. E’ un’operazione che aggiungerà liquidità al bilancio dell’Inter, che potrà gestire il tutto senza affidarsi al supporto di Suning. L’operazione è stata un successo”.
Concetto espresso chiaramente dallo stesso quotidiano, che ha fatto un paragone con il Milan e la proprietà di Li Yonghong. La differenza sta nel tasso di interesse: quello dell’Inter è basso, poco al di sotto del 5%. Ci saranno, inoltre, 82 milioni di euro liquidi nelle casse nerazzurre, a fronte invece delle difficoltà rossonere a rifinanziare il debito con il fondo Elliott. Per questo, l’Inter sta molto meglio del Milan, e potrebbe non essere danneggiata dai limiti imposti a Suning. Il bond, insomma, ha proprio l’obiettivo di rendere l’Inter, almeno sul mercato, non legata alla nuova proprietà.
fonte foto: screenshot