Il 2017 sta per concludersi e la redazione di SpazioInter fa il punto sul reparto arretrato durante tutto l’anno solare tra Pioli, Vecchi e Spalletti.
SUFFICIENTE D’AMBROSIO, MALE DALBERT
HANDANOVIC 7: Garanzia assoluta. A 33 anni ha allungato il contratto con l’Inter fino al 2021. Tiene la baracca in piedi più di una volta e l’attuale terzo posto è per buona parte merito suo, autore di prestazioni sontuose, quella di Napoli su tutte. Sempre presente, serio e professionale: modello per tutti.
PADELLI 6: Il portiere ex Torino ha il duro compito del secondo di un mostro sacro come Handanovic. Nell’unica occasione in cui viene sollecitato si fa trovare pronto: decisivo per evitare la figuraccia ai rigori contro il Pordenone.
CARRIZO 5.5: Come per Padelli non si può dare un giudizio completo. Le statistiche del 2017 per lui dicono 2 presenze, 4 gol subiti. Un po’ troppi. Dal 1 luglio non è più un giocatore dell’Inter. Esperienza in Messico al Monterrey per lui.
ANDREOLLI 5.5: Finisce per lui anche la sua seconda esperienza all’Inter. Non riesce mai a imporsi. Saluta l’Inter con un gol alla Lazio nell’ultima trasferta della stagione. A 31 anni va al Cagliari per rilanciarsi.
ANSALDI 5: Una delle delusioni più grandi della scorsa stagione. Continuamente falcidiato dagli infortuni, non è mai all’altezza della realtà in cui si trova. Non trovando continuità, l’ultimo giorno di mercato si conclude con la sua cessione al Torino.
SAINSBURY s.v.: Suning lo parcheggia a Milano per l’intera stagione, infatti non gioca praticamente mai. 20 minuti per lui nell’ultima partita dell’anno. Senza Voto.
MURILLO 5: Progressiva ma inesorabile involuzione per lui. Dopo l’inizio boom con Mancini appena arrivato, conclude la sua avventura all’Inter con prestazioni che scadenti è dir poco. Da quest’anno al Valencia, per ritrovare fiducia e buone sensazioni.
RANOCCHIA 6: Ragazzo d’oro. Peccato che nel gioco del calcio serva anche altro. Dopo aver sbagliato tante partite nella scorsa stagione, in questa stagione, nelle uniche due occasioni da titolare, ha fatto vedere lampi del Ranocchia di Bari. Redivivo.
SANTON 5.5: Come Andreolli, è alla sua seconda esperienza all’Inter. Sparito dai radar per continui infortuni, Spalletti lo rispolvera in Inter-Atalanta, facendo anche un’ottima prestazione. Dopo la pessima partita contro l’Udinese, sembra aver riperso fiducia e di conseguenza i gradi di titolari.
D’AMBROSIO 6.5: Mezzo voto in più perchè è stata una sorpresa. L’anno scorso uno dei pochi a salvarsi nel tracollo verticale dell’Inter; quest’anno, invece, con il tecnico toscano, forma con Candreva una corsia di destra che, quando in giornata, fa paura. Infortunatosi contro il Sassuolo, tornerà tra un mese.
MIRANDA 6: Media tra il 5 della seconda parte della stagione scorsa e il 7 dell’inizio di quest’anno. Molto dipende dal compagno di reparto (Murillo prima, Skriniar poi), ma un giocatore della sua esperienza ha l’obbligo di avere continuità di rendimento e guidare la squadra, anche e soprattutto nei momenti di difficoltà.
SKRINIAR 7.5: Che giocatore, signori! Criticato da molti addetti ai lavori perchè “strapagato”, oggi il suo valore è tranquillamente raddoppiato. Sempre in partita, concentrato, attento, pulito negli interventi, raramente falloso. Semplicemente un muro, con la speranza che ricalchi le orme le vittorie dell’indimenticabile The Wall nerazzurro Walter Samuel.
NAGATOMO 5: Come Santon, è protagonista del continuo valzer del terzino di sinistra. Uno dei peggiori con Pioli, sembra rinascere con Spalletti, ma gli bastano un paio di partite no per lasciare il posto al redivivo terzino italiano. Incostante.
DALBERT 4.5: Corteggiamento durato un’estate, 20 milioni al Nizza per finalmente risolvere il problema perenne della fascia sinistra che dura dai tempi del ritiro di Chivu. Il risultato? 7 presenze, solo un paio da titolare. Prestazioni sufficienti? Nessuna!
CANCELO 5.5: Giocatore duttile che può ricoprire sia il ruolo di terzino che di ala della fascia destra. Paga il buon rendimento di D’Ambrosio e Candreva, che lo hanno relegato costantemente in panchina. Rispolverato contro il Sassuolo, non ha sfigurato.