Pagellone 2011/12 – Julio Cesar: 6,5

In una stagione dove trovare qualcosa di positivo per l’Inter risulta impresa ardua, Julio Cesar può ritenersi soddisfatto del suo operato. Certo, non sarà questa l’annata che l’Acchiappasogni ricorderà con maggior affetto, ma le sue super parate hanno condito gran parte delle sue partite. Il portiere brasiliano, nella stagione appena conclusasi ha collezionato 33 presenze in campionato, subendo ben 43 gol, e 6 in Champions League, incassando 6 gol. Nessuna apparizione in Tim Cup, dove il titolare è stato Castellazzi.

Le reti subite, certamente non sono state poche, ma sappiamo bene come sono arrivate. Spesso il portiere brasiliano si è trovato impotente davanti alla vulnerabilità della difesa nerazzurra non riuscendo talvolta a mantenere la propria porta inviolata. Autentico para rigori, anche in questa stagione è emersa tutta la sua bravura ad ipnotizzare i rigoristi neutralizzando ben 3 tiri dal dischetto su 7. Ancora più esaltanti sono i numeri relativi ai penalty parati da quando è in Italia: 10 su 27. Insomma, più di uno ogni tre. Una media mostruosa che lo colloca tra i migliori al mondo, ma non solo per questa sua dote.

Infatti, Julio Cesar è dotato di grande reattività tra i pali e atletismo. Tutto ciò gli ha permesso negli anni e fino ad oggi di fare parate dal contenuto spettacolare e con un elevato coefficiente di difficoltà. Inoltre, possiede anche una buona tecnica individuale che gli permette di uscire palla al piede dalla propria porta.

Impressionante, su tutte, la gran parata di Julio Cesar che ha salvato il risultato sul destro a colpo sicuro di Ghezzal in Cesena-Inter del 18 dicembre 2011, conclusasi poi 1-0 per i nerazzurri. Di altissimo livello anche le sue prestazioni nei due derby vinti. Poi, è stato risucchiato anche lui nell’oblio di una stagione da dimenticare per tutta l’Inter. Il suo valore non è comunque in discussione e, il giorno in cui lascerà i colori nerazzurri, sarà dura sostituirlo. Chi ha orecchie per intendere, intenda. Viviano può partire, Bardi può aspettare.

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