D’Ambrosio: “Sono tra i migliori terzini italiani. Mi voleva il Chelsea ma…”

Danilo D’Ambrosio, ospite del format Drive Inter, si è raccontato ai microfoni di Inter TV.

LE DICHIARAZIONI DI D’AMBROSIO

 

“Profili social? Li ho aperti perché in questo mondo è importante informare i tifosi, si affezionano ed è giusto farlo. Anche per iniziative benefiche. Su Twitter avevo fatto una campagna appena mi ero iscritto. Alcuni ragazzi hanno fatto dei corsi che li ha aiutati a entrare nel mondo del lavoro. Non è un mondo facile. Ho girato Milano, Torino e le strutture sono differenti. Al Nord c’è più possibilità. Sulla frase “il lavoro paga sempre” sono da sempre d’accordo. Sostengo il lavoro quotidiano che ti porta a raggiungere obiettivi che non pensavi di raggiungere. La tenacia è un’altra componente indispensabile. Non penso di essere il miglior terzino italiano, ma uno dei migliori sì.

“I tifosi vanno sempre ringraziati perché ci sopportano anche nelle difficoltà. C’è il tifoso positivo e quello meno positivo. Quello che ti segue con passione. Ho sempre detto che se i tifosi non vengono allo stadio è colpa di noi giocatori.Chelsea? Ero piccolino. Non sono andato perché avevo diciassette anni, feci anche un provino ed erano propensi a farmi un contratto di 5 anni credo. Sarei dovuto andare da solo, senza mio fratello e doveva venire o mio padre o mia madre. Lavoravano tutti, non volevo dividere la famiglia. Mi davano dei soldi. Non bisogna inseguire i soldi ma i sogni, mi ha sempre detto la mia famiglia. Siamo andati cena contratto con mio fratello alla Fiorentina. La fortuna e il destino vollero che mi chiamassero e che mi facessero tre anni di contratto.Ho imparato Perfect di Ed Sheeran perché quando ho mio figlio in braccio con questa canzone si addormenta. Non so bene l’inglese ma mi sono ripromesso di impararla per lui. I rigori li calciano altri calciatori. Se c’è da calciarlo lo calcio. Ma non è il mio piatto forte”.

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