L’ALBA DEL GIORNO DOPO – Op…op…op…Karamoh!

L’Inter ha una storia particolare e tra sconfitte e vittorie ha anche il pregio della venerazione. Spesso tocca ad abili sconosciuti entrare nel mondo nerazzurro, lasciare un minimo segno ed esser poi osannati per parecchio tempo. In alcuni casi è solo infatuazione, in altri amore. Karamoh è colui che ha preso il posto di Gabigol nel cuore di San Siro: giovane, acclamato, esaltato dopo un gol al Bologna. Ma c’è del buono nel francesino.

Op…op…op…Karamoh!

Parrebbe di sentirlo Yann Karamoh quando palla al piede punta la difesa del Bologna, una finta con un “op…op…op…” a fregare Pulgar e compagni e poi il boato, il definitivo ingresso nell’olimpo nerazzurro.

Si, olimpo, perché bene o male l’Inter ha voluto bene qualsiasi giocatore, dal bidone più devastante al campione più assoluto. Karamoh ha sentito in silenzio quello che San Siro può regalare, poi ha assaporato il nettare degli Dei e ha deciso, in un pomeriggio di febbraio, di prendersi la fetta di gloria.

Sembra tutto esagerato, ma il gol di Karamoh è, si spera, la sveglia ad una squadra in completa fase di rottura di motore. Servono pezzi freschi e ieri Rafinha e Yann hanno dimostrato che l’Inter è molto più del solito 4-2-3-1 dove giocano sempre gli stessi.

Provocazione o no già l’undici iniziale di Spalletti ha fatto rileggere la formazione a qualsiasi tifoso. Poi sguardo alla panchina ecco l’accigliato Candreva, il primo da mandare a riposo, che prima vede Eder in gol dopo un minuto, poi sorride (forzatamente) al gol di chi potrebbe rubargli la fascia (No Spalletti, dai a Karamoh e Rafinha solo fantasia, niente fascia da far su e giù), in mezzo però anche lo svarione di Miranda che serve per altro nettare degli Dei, serve per Palacio, per esultare ancora una volta in uno stadio che l’ha amato tantissimo.

Ora, da qui al derby, l’Inter deve correre, deve cercare la fortuna e guardare prima a se stessa e poi al calendario di Lazio e Roma, con un prossimo turno che rispettivamente vede Genoa al Marassi per i nerazzurri, Udine per la Roma e incontro casalingo col Verona per la Lazio, prima di un Roma-Milan che vedrà Icardi e soci spettatori interessati, un Sassuolo-Lazio e soprattutto, nel giorno di Milan-Inter le sfide Lazio-Juventus e Napoli-Roma.

Altro che elezioni politiche in tv, quel giorno si deciderà la Serie A.

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