Inter-Benevento, le pagelle dei nerazzurri: centrali in gol, Eder desaparecido

A San Siro arrivano le Streghe. L’Inter riceve il Benevento, con i giallorossi che fanno il loro esordio assoluto al Meazza. Skriniar e Ranocchia, due difensori, regalano i tre punti a Spalletti: ecco le pagelle dei nerazzurri

INTER-BENEVENTO, LE PAGELLE

HANDANOVIC 6: il numero uno nerazzurro risponde presente su una difficile conclusione di Coda e resta poi a guardare. Viene spesso graziato dagli avversari, Coda su tutti, ma non dà mai l’impressione di correre rischi.

CANCELO 6,5: come suo solito si affaccia spesso in zona offensiva, perdendosi nel dribbling di troppo. Male in copertura, mai puntuale e soprattutto mai capace di rincorrere l’avversario. Nella ripresa si rifà con due assist da fermo: la vittoria nasce anche dai suoi piedi. In campo, però, non è impeccabile.

SKRINIAR 6,5: il gigante slovacco è l’unico del suo reparto capace di garantire sicurezza difensiva, come ormai succede da troppo tempo. Ha il merito di sbloccare un match complicatissimo per i suoi e diventa sempre più padrone della linea arretrata.

RANOCCHIA 6,5: in confusione sul lato sinistro, va spesso in affanno in coppia con D’Ambrosio. Nella ripresa migliora di netto ed un gol fondamentale, da arciere vero, gli dà morale e sicurezza. Lo meritava.

D’AMBROSIO 5: abbandonato al suo destino senza nessun raddoppio in copertura, l’ex granata subisce ogni tipo di svarione degli avversari dal suo lato tamponando come può. Il Benevento si spegne tramortito dai due gol ma continua a non dare garanzie.

VECINO 5: solito, purtroppo, primo tempo dell’uruguaiano che perde palloni preziosissimi e fatica ad impostare anche nelle circostanze più semplici. Nella ripresa il centrocampo avversario viene meno, ma non basta per farlo venire alla luce. Da rivedere, ancora.

GAGLIARDINI 5: se quella contro le Streghe è una delle prime frazioni più brutte di questa stagione, molti meriti spettano anche all’ex Atalanta. Leggermente in ripresa nel secondo tempo, ma resta falloso quando non dovrebbe, sbaglia in impostazione, non rincorre l’avversario ed è inesistente in avanti. L’abc della bocciatura.

CANDREVA 5,5: l’esterno nerazzurro è ormai un lontano parente di quello visto nei primi mesi. Salta ormai l’uomo con fatica e su di lui si abbatte anche la sfortuna di un’ammonizione da innocente. Giallo come la sua metamorfosi: non basta l’impegno.

RAFINHA 5,5: nel marasma di confusione del primo tempo a tratti si perde anche lui, osando troppo quando non dovrebbe. Resta l’unica nota di qualità, ma alla prima da titolare non dà la scossa come da subentrato (dal 66′ KARAMOH 6: nuova linfa per i suoi in campo. Ha la fortuna di entrare in una fase già in discesa, ma si guadagna la sufficienza)

PERISIC 5: a parte un colpo di testa a lato, nulla più. Girovaga tra la fascia e il centro, senza curarsi della fase difensiva nè di farsi trovare al posto giusto in quei pochi momenti di lucidità della squadra (dall’81 BROZOVIC sv)

EDER 5: i palloni toccati dall’oriundo nella prima frazione si contano sulle dita di una mano. Le ali dovrebbero sapere che il gioco aereo non è il suo forte, ma invece ogni passaggio per lui è un lancio terra-area preda di Puggioni. Il nulla dai trenta metri in su: la sua peggior partita in nerazzurro.

All. SPALLETTI 6: lancia Rafinha dall’inizio ed il brasiliano lo ripaga a metà. Ha le mosse obbligate, conferma le ali e non ha colpe sull’atteggiamento: il primo tempo dei suoi nasce dalla testa dei giocatori. Riesce a dare la scossa giusta all’intervallo e il match si mette, per fortuna, in discesa.

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