Quella che poteva essere l’intro più prevedibile del collasso mediano dei nerazzurri si è trasformata in una certezza inaspettata. Ordito sapientemente da Luciano Spalletti, il centrocampo interista è riuscito a scappare dalla morsa partenopea, trasformandosi da preda a cacciatore. Il fiato sul collo di Jorginho e compagni ha limitato l’inventiva degli azzurri: merito di due nuove scoperte come Brozovic e Gagliardini.
CUORE INASPETTATO
I 90′ di Marcelo Brozovic hanno ripagato a pieno la fiducia concessa dal tecnico di Certaldo al croato. Dopo aver abbandonato la trequarti e soprattutto la fascia, occupata in caso di emergenza, il 77 nerazzurro ha giocato la sua miglior partita stagionale. Una prestazione di carattere, quasi un ossimoro rispetto ai suoi standard. Dai complimenti nasce però anche la rabbia, perchè numeri e giocate come quelli visti contro il Napoli sarebbero serviti eccome nel corso del campionato. 89% di media nella precisione dei passaggi, 56% di duelli vinti, 3 azioni difensive e ben 7 tra intercetti e blocchi. Cifre che hanno supportato la linea arretrato a discapito delle azioni offensive, compito ceduto ai piedi e al fosforo di Rafinha. Vero e proprio uomo ovunque, il devastante Brozovic ha spento le luci napoletane di San Siro.
BENTORNATO ROBERTO
Il Gagliardini visto in campo negli ultimi mesi, in coppia con Vecino, ci ha fatto dimenticare tutto il bello che ha portato dietro di sè dall’Atalanta. Contro il Benevento il classe 1994 ha disputato uno dei suoi peggiori primi tempi in carriera, lasciando campo aperto agli Stregoni in ripartenza ed impostazione. Tutto un altro giocatore quello visto di fronte ai partenopei, il centrocampo con più corsa di tutto il torneo. Recuperi dal peso d’oro e un ritrovato senso della posizione hanno dato più volte la scossa alla partita e, si spera, al giocatore. 8 tra blocchi ed intercetti contro la squadra di Sarri e solo due falli: resta da limare l’irruenza, ma gli applausi di San Siro potrebbero aver sancito la pace con il calciatore in termini di rendimento e riscritto la speranza di ritornare su standard elevati.