Editoriale – La continuità della storia (?)

Anche oggi, ad Appiano Gentile c’è stata una celebrazione per i 110 anni di Inter. La presentazione di un libro e tanti illustri interventi, dai soliti Zanetti e Toldo fino a Corso, Ferri, Gianfelice Sacchetti, passando per il volto più attuale, quello di Spalletti.

Già, perché tutte le responsabilità attuali sembrano ricadere sull’allenatore toscano, costretto da agosto a mettere pezze a proclami, aspettative, sussurri spietati. Andando forse a volte in difficoltà, barcamenandosi tra la logica necessità di difendere i suoi ragazzi e l’evidente strazio di non avere forse un materiale così di prim’ordine.

Anche oggi, tra un intervento commemorativo e l’altro, Mariolino Corso gli ha lanciato l’amo, dicendogli che vorrebbe rivedere l’Inter campione d’Italia. Luciano si è tenuto lontano dall’abboccare, alternando la voglia di difendere il blasone e la storia della sua squadra attuale con l’ovvietà di dover mantenere i piedi ben ancorati a terra. “Mariolino dovrebbe insegnare a qualcuno dei miei la capacità di giocare bene nello stretto”. Una risposta divertente, ironica, ma che riporta a galla quei problemi già evidenziati ed emersi nel post Napoli. 

E forse il problema è proprio qui. Sta nella necessità di dover essere all’altezza del proprio passato, dei propri primi 110 anni. Gli scudetti, le coppe, i campioni della hall of fame, sono tutti parte di un puzzle ricco, florido, complesso, ma che ha conosciuto anche periodi di povertà, latitanza, difficoltà. Come questo, con una squadra che fatica a trovare identità, classe, motivazioni, orgoglio, se non a fasi alterne e in occasioni particolari.

Consapevolezza è un termine duro da digerire, comporta l’accettazione di uno status quo delicato, labile, ma a tratti inevitabile. Vorremmo sempre competere per il massimo, vorremmo che i sogni si intrecciassero al plausibile e al fattibile, ma arriviamo a sbattere la faccia con la dura realtà degli eventi, duri, nudi e crudi.

Per questo, caro Mariolino Corso, seppur padre e figlio di un’epoca strepitosa, foriera di successi, prendi confidenza con questo presente, conscio di doverti accontentare di quello che passa il convento cinese. Non facciamoci del male aspettandoci di più, il meglio rispetto alle reali possibilità, non alziamo le asticelle se non si è in grado di portarne il peso. Anche questo è un modo di onorare la storia: non prendendosi in giro.

 

 

 

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