103 in Serie A, 100 con l’Inter. Mauro Icardi scrive un nuovo capitolo della sua bellissima storia da campione ed entra nell’Olimpo dei migliori, a 25 anni. Tante pagine da scrivere ancora, tutte con la stessa voglia di stupire.
RAZZA DA 9
Per raggiungere un numero del genere devi avere qualcosa di speciale. Un particolare in comune con chi ha masticato traguardi, ha accarezzato miti fino a coglierne l’essenza. Un sogno immaginato ad occhi aperti da bambino, che oggi diventa realtà. In un momento storico in cui i gol hanno peso d’oro ma sono in pochi quelli che li mettono a referto con costanza e qualità. In un mondo di 10 è il nueve che fa, ancora una volta, la differenza.
ESSERCI SEMPRE, COMUNQUE, OVUNQUE
Il mondo in piedi per Mauro Icardi. Ancora una volta, dopo il numero perfetto rifilato al Milan E la domanda sorge spontanea: perché? Ci accorgiamo di lui solo dopo tanto rumore, eppure è nel silenzio che si coglie la sua vera essenza. Il movimento, lo sguardo, il cenno d’intesa e la sponda al compagno. E ancora, la chiusura a metà campo e la volontà di riprovarci. Maurito lavora per essere Icardi ogni minuto: sessanta secondi alla volta, ma noi non ce ne accorgiamo.
FUTURO DA SCRIVERE
Raggiungere 100 gol in Serie A vuol dire anche scrivere un discreto punto di partenza per una carriera che dovrà essere, per forza di cose, in crescendo. Perché ad oggi il debutto nell’Europa che conta diventa un appuntamento da non lasciarsi scappare. Tempistiche e corteggiamenti si mescolano intorno ad un fuoriclasse già adocchiato dalla più bella di tutte ma che, da innamorato cotto, potrebbe rifiutare per la sua pazza ed isterica principessa. Dal club al Mundial, Maurito insegue il sogno russo: insidiato dalla promessa Lautaro Martinez e dalla garanzia Higuain, ritagliarsi un posto tra i migliori del mondo sarebbe la giusta ricompensa per i torti subiti per mano di chi su di lui ha messo un veto.
ANCORA NOI?
C’è ancora un finale da scrivere, quello nerazzurro a caccia del ritorno in Champions League. Centrarla vorrebbe dire prolungare il matrimonio col primo amore, scrivendo un destino che in pochi avrebbero immaginato solo un anno fa. Arrivare quinti significherà invece dirsi addio, per correre con le proprie gambe lontano da Milano, lì dove cinque anni fa è arrivato un ragazzino che oggi è diventato uomo.
CENTO di questi giorni Mauro.