L’ALBA DEL GIORNO DOPO – Da Orsato a Spalletti, che orrori! Inter, è (quasi) addio alla Champions

Alzi la mano un tifoso nerazzurro che questa notte è riuscito a dormire dopo quanto visto a San Siro nel match contro la Juventus. L’alba del giorno dopo, per chi è riuscito a prendere sonno, è a dir poco amara per i sostenitori dell’Inter. La Champions, dopo la sconfitta contro i bianconeri, sembra ormai essere decisamente lontana.

L’alba del giorno dopo: Spalletti, che combini?

Prima di soffermarci sul disastro che ha combinato l’arbitro Orsato durante la sfida di ieri sera, è senza dubbio necessario porre l’attenzione anche su quello che ha fatto Spalletti. Il tecnico di Certaldo ci aveva già provato la settimana scorsa a Verona contro il Chievo e ci è riuscito ieri sera contro la Juventus. Come contro la squadra di Maran, anche in questa occasione il buon Luciano ha deciso, a pochi minuti dalla fine, di stravolgere completamene la squadra, cambiando Icardi per mettere Santon. Già contro il Chievo si è andati ad un passo dalla beffa finale, che puntualmente è arrivata contro i bianconeri. Perchè errare è umano, ma perseverare è diabolico.

Perchè, Luciano? Perchè? E’ questo quello che buona parte dei tifosi nerazzurri si sono chiesti al momento del cambio scellerato cambio. Perchè riproporre ancora Santon, che non solo in questa stagione, ma durante gli ultimi anni tanti punti ha fatto perdere all’Inter? Perchè abbassare la squadra, mettendo ancora una volta un difensore per un attaccante? Perchè togliere Icardi, che ne aveva ancora, per tenere ancora in campo Perisic e Candreva, in evidente difficoltà fisica? Spalletti ha provato a rispondere a tutte queste domande nel dopo gara, riuscendo a peggiorare paradossalmente la situazione: “Ho tolto Icardi perchè era stanco e perchè ci serviva un uomo alto per difendere meglio sui calci piazzati”. Peccato che il gol di Higuain arrivi proprio perchè Santon si perde l’argentino. Ironia della sorte. O forse no.

Perchè questa volta la partita l’ha persa anche Spalletti. Non solo l’arbitro. Perchè è giusto esaltare il tecnico per quanto fatto finora, ma è altrettanto giusto criticarlo quando commette degli errori. Come contro la Juventus. E fa male, perchè in questa circostanza alla squadra non le si può dire proprio nulla. Aveva ribaltato una gara messa sui binari sbagliati da scelte altrettanto scellerate dell’arbitro Orsato. Per una volta ha mostrato quelle palle (passateci il termine) che più volte l’Inter è stata accusata di non avere. Salvo poi rovinare tutto con quel maledetto cambio che dimostra forse perchè Spalletti, a quasi sessanta anni, non abbia vinto praticamente nulla in carriera (ad eccezione di qualche coppa e di un paio di Scudetti i Russia). Nel frattempo la Champions sembra ormai essere svanita, con l’Inter che ora è nelle mani di Mazzarri, che con il suo Torino domani affronterà la Lazio.

Orsato da fermare

Riguardando l’Inter-Juve di ieri sera non si può non parlare di quello che ha combinato l’arbitro Orsato. In primis ha indirizzato la partita, andando ad espellere Vecino per un fallo sicuramente cattivo su Mandzukic, ma che con ogni probabilità non era da rosso. Ma soprattutto ha avuto un metro di giudizio a dir poco incoerente nel corso di tutto il match. Perchè l’entrataccia di Barzagli su Icardi nel primo tempo era da espulsione se poco prima è stato dato quel cartellino rosso a Vecino.

Per non parlare di Pjanic, che nel secondo tempo doveva essere espulso. ma Orsato in quel frangente ha portato a termine un vero e proprio capolavoro. Non solo non ha espulso il centrocampista della Juventus, ma addirittura è andato ad ammonire D’Ambrosio per proteste. Magistrale. Senza dimenticare un’altra perla: il secondo gol inizialmente convalidato a Matuidi, con ben tre infrazioni all’interno della stessa azione (fuorigioco del francese, fallo su Skriniar e possibile fallo di mano).

Davanti a questo scempio, al di là degli evidenti errori di Spalletti, non si sa cosa dire. Sembrava di essere tornati indietro di vent’anni, a quel famoso 1998 con Ceccarini come arbitro e il famoso contatto Iuliano-Ronaldo non fischiato. Il clima era il medesimo e di fronte a ciò non si può far altro che rimanere impotenti. Buona fortuna al Napoli.

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